“Sanzioni? Ma non abbiamo fatto nulla“. Sono le parole del presidente della Lazio Claudio Lotito ai microfoni di Radio Capital dopo il caso scoppiato a causa di alcuni adesivi antisemiti affissi da alcuni supporters biancocelesti in Curva Sud durante Lazio-Cagliari. Ma cosa rischia la Lazio? L’articolo 11 del Codice di Giustizia parla chiaro e prevede la distinzione tra prima violazione e violazioni successive: nel primo caso la società rischierebbe al massimo una o più gare con uno o più settori privi di spettatori mentre se la fattispecie venisse fatta rientrare nel secondo caso allora il club biancoceleste rischierebbe la sanzione della perdita della gara e alcune delle sanzioni previste dall’articolo 18. comma 1: in particolare, congiuntamente e disgiuntamente tra loro, l’obbligo di disputare una o più partite a porte chiuse, squalifica del campo per un tot numero di giornate o a tempo indeterminato fino a due anni, penalizzazione di punti in classifica o addirittura, caso limite, l’esclusione dal campionato di competenza o da qualsiasi altra competizione agonistica obbligatoria.
Nel frattempo la Procura federale, ancora in attesa di ricevere gli atti dalla Questura, ha aperto un’indagine sportiva sul caso. Si va verso un deferimento del club e un processo davanti al Tribunale Federale.