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Infiamma la lotta salvezza e con lei le polemiche. Nel post partita di Benevento-Cagliari, il patron sannita Vigorito ha lanciato un j’accuse pesantissimo contro il Var della sfida Mazzoleni per aver richiamato Doveri in occasione del rigore concesso e poi negato per un contatto su Viola in area nel finale di gara. Contatto c’è, carattere di ‘chiaro ed evidente errore’ no. Eppure, l’arbitro è andato al Var e ha tolto il rigore. Chi sbaglia? Sicuramente non Mazzoleni che, richiamando il collega al monitor, si è semplicemente adeguato all’orientamento del designatore.
L’ex fischietto di Bologna lo scorso aprile infatti al Corriere dello Sport aveva chiarito la linea da seguire: “Al Var bisogna sempre andare quando l’episodio è dubbio, oppure tocca all’assistente al video richiamare l’attenzione di chi dirige. Sono le indicazioni, chiarissime, che ho dato ai miei. In Juve-Napoli ha sbagliato Mariani così come l’AVAR. Lo sanno benissimo anche loro. Io sono sempre stato favorevole alla tecnologia, assurdo che alle soglie del 2020, l’unico a non rivedere le immagini fosse proprio l’arbitro”. Una scelta quindi in controtendenza con quanto accade in Europa e che sta portando più confusione che chiarezza. E che riguardò anche Orsato in occasione di Lazio-Milan: l’arbitro di Schio fu richiamato al var per valutare un contatto su Leiva prima del secondo gol di Correa. Orsato consultò il monitor e convalidò la rete. Altre polemiche per lo strumento che in origine doveva cancellarle.
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