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L’ex calciatore ed opinionista Rai, Daniele Adani, al termine dell’undicesima giornata del campionato di Serie A 2021/2022, ha analizzato l’avvio di stagione dei principali club italiani: “Con la partenza di tanti campioni la Serie A si è impoverita, quindi conta di più il lavoro settimanale e le idee di gioco, che possono rivelare protagonismo e coraggio e sono le armi che permettono alle squadre di rivelare pienamente le loro qualità. Se aggiungi idee e coraggio la qualità può uscire lo stesso. Anche se secondo me quella cosa può anche non essere stata dell’allenatore. Può anche essere più o meno improvvisata: queste sono situazioni che rientrano nei momenti morti della gara e quando stacchi la spina uno prova a creare l’equivoco. Tra l’altro, secondo me Ribery cercava la testa di Simy proprio perché non era in fuorigioco. L’esempio ce l’hai nelle medie e nelle piccole: Torino e Verona, l’Empoli di un maestro di calcio come Andreazzoli che sta facendo cose incredibili, il Sassuolo. Ma la vera rivelazione è la Fiorentina, perché peggio degli ultimi 2-3 anni non poteva fare e poi perché ha preso un allenatore bravo e giovane come Italiano, ha tenuto Vlahovic affiancando acquisti mirati e un uomo interessante per idee calcistiche come Burdisso”.
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“Roma, Lazio, Inter e Atalanta sono in linea con le aspettative di inizio campionato. Ce ne sono due che stanno stupendo per merito, Milan e Napoli, e ce n’è una che sta deludendo. Il lavoro migliore in questi due anni è stato fatto da Pioli: varianti nel gioco, grande qualità, rotazione di giocatori per scelta ed esigenza. Il Milan è sempre molto credibile e protagonista in campo. Il Napoli ha un grande allenatore e tra la rosa e il percorso fatto con i tecnici del passato, quello con Spalletti sembrava fin dall’inizio un matrimonio vincente in partenza. La Juventus ha 16 nazionali e la rosa più forte del campionato. Il problema è che dopo Sarri e Pirlo, il ritorno di Allegri ridisegna un percorso su vecchi parametri che oggi non esistono più. E’ necessario che l’allenatore evolva, apra la mente e che venga aiutato. Roma è una città che vive di passioni e i due devono saperci convivere. Mourinho lo trovo evoluto nelle idee, ha fatto scelte forti che lo portano in una fase di transizione che sarà più lunga del previsto. Sarri invece ha bisogno davvero di tanto tempo, l’idea è opposta a quella di Inzaghi e vanno ‘stressati’ i giocatori per capire se sono funzionali al suo gioco”, ha concluso Adani.
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