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Vincere lo Scudetto e crollare. È capitano più volte nella ricca storia della Serie A, che in quasi 95 anni di girone unico ha assistito a tanti trionfi e cadute. L’ultimo caso, almeno per il momento, è quello del Napoli, campione d’Italia 2022-23 a 33 anni di distanza dall’ultima volta e costretto a fare i conti con un girone di andata da incubo con lo Scudetto sul petto. Le scelte di Aurelio De Laurentiis si sono infatti rivelate fallimentari. Rudi Garcia è stato esonerato dopo la dodicesima giornata, ma Walter Mazzarri, al ritorno sulla panchina, non è riuscito a far meglio. Al giro di boa il Napoli è nono in classifica con 28 punti, a venti lunghezze dall’Inter capolista. Insomma, manca solo la matematica ma appare ormai chiaro che a maggio la società partenopea dovrà scucire il tricolore dal petto. L’obiettivo a questo punto è rientrare tra le prime quattro in Champions League, arrivando il più lontano possibile in Europa e onorando la Supercoppa. Tre modi per limitare i danni di una stagione fin qui da dimenticare, con la speranza di non scrivere una pagina da record che nella storia della Serie A appartiene alla Juventus.
La società bianconera infatti è la squadra che ha difeso nel peggior modo possibile lo Scudetto sul campo. Nella stagione 1961-62 la Vecchia Signora archiviò bruscamente il leggendario ciclo Boniperti-Charles-Sívori, chiudendo il campionato al dodicesimo posto. Escludendo verdetti a tavolino, altre stagioni da dimenticare con lo Scudetto sul petto riguardano Roma, Milan, Verona e Inter. Nel 1942-43 i giallorossi chiusero al nono posto dopo aver vinto il primo, storico Scudetto della storia del centro-sud. Stesso piazzamento del Milan 1957-58, mentre il leggendario Hellas Verona di Osvaldo Bagnoli fu costretto ad accontentarsi della decima posizione dopo il miracolo dell’annata precedente. Sempre la società rossonera, invece, nel 1996-97 terminò la Serie A all’undicesimo posto, a sei punti dalla zona retrocessione. E l’Inter? Ottava nel 1954-55 dopo il trionfo con Alfredo Foni in panchina. Al Napoli il compito di tenersi fuori da questa lista.
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