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Il 2022 sta per essere consegnato agli archivi e, tra gli avvenimenti sportivi più rilevati, c’è stata senza ombra di dubbio la vittoria dei Mondiali del Qatar da parte dell’Argentina di Lionel Messi, che ha finalmente portato a casa l’unico trofeo che mancava nella sua ricchissima bacheca. Eppure l’anno solare del fuoriclasse sudamericano non era iniziato nel migliore dei modi, considerato il suo rendimento con la maglia del Paris Saint-Germain, che è stato ampiamente al di sotto delle aspettative. La ‘Pulce’, infatti, nell’estate del 2021 è arrivata sotto la Tour Eiffel in pompa magna, presentata (giustamente) come la nuova stella della squadra, che avrebbe permesso al club di portare a casa la Champions League.
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Nel campionato di Ligue 1, però, Messi non ha certo brillato per prestazioni e marcature ed è stato un po’ oscurato dal parterre di altri campioni a disposizione dei transalpini, su tutti Kylian Mbappé e Neymar. Al termine della stagione ha realizzato soltanto sei gol in ventisei partite di campionato, mentre in Champions League è stato certamente più a suo agio, mettendo a referto la bellezza di cinque reti in sette gare. Le giocare dell’argentino e dei suoi compagni di squadra non sono bastate a regalare la coppa dalle grandi orecchie al Psg che, dopo la vittoria per 1-0 nell’andata degli ottavi di finale contro il Real Madrid, si è fatto sorprendere al Santiago Bernabeu dalla rimonta dei blancos (3-1). Una sconfitta bruciante per il numero 30, abituato a spingersi ben oltre nella più importante competizione continentale.
Nonostante una deludente prima parte di 2022, però, Lionel Messi non si è scoraggiato e ha scacciato via tutti i critici che lo ritenevano ormai finito. A partire dal mese di agosto l’asso del calcio sudamericano ha lanciato la volata verso i Mondiali del Qatar, superando il bottino di gol siglati in tutto il precedente campionato con sette sigilli in Ligue 1 in sole tredici giornate. Anche in Champions League, ovviamente, ha rispettato le attese andando a segno quattro volte nelle cinque sfide giocate, che hanno consegnato al Paris Saint-Germain la qualificazione agli ottavi di finale con un turno di anticipo. L’ultimo obiettivo centrato con il suo club prima dell’appuntamento più importante della sua carriera.
Giunto in Qatar con la sua Nazionale per giocare la Coppa del Mondo, l’esordio di Messi si è rivelato subito molto più complicato del previsto: dopo il gol del vantaggio su rigore del numero 10, l’Arabia Saudita è riuscita a ribaltare il risultato e a conquistare una clamorosa vittoria sull’Argentina. Il girone, dunque, si è fatto in salita contro ogni pronostico ed ha messo con le spalle al muro gli uomini guidati da Lionel Scaloni, costretti a vincere le altre due partire contro Messico e Polonia. L’attesa reazione è arrivata puntualmente, con il solito Messi che si è caricato la squadra sulle spalle, permettendo ai suoi di avanzare agli ottavi di finale contro l’Australia. Anche in questo match la ‘Pulce’ ha messo la propria firma per il 2-1 finale.
L’incontro dei quarti di finale contro l’Olanda, invece, è stato un’altalena di emozioni con il doppio vantaggio dei sudamericani targato Molina-Messi e il pareggio in extremis degli orange grazie alla doppietta di Wout Weghorst. Alla fine di un’estenuante confronto i vincitori dell’ultima Copa America si sono imposti ai calci di rigore. Un torneo in costante crescita per Leo che, nella semifinale contro la Croazia, è stato l’assoluto protagonista portando in vantaggio i suoi e risultando decisivo anche nelle azioni che hanno portato alla doppietta di Julian Alvarez, per un 3-0 senza storia che ha riportato l’Argentina in finale ad otto anni di distanza dall’ultima volta, quando in Brasile 2014 perse ai supplementari contro la Germania.
Il 18 dicembre 2022 è arrivato il fatidico giorno del dentro o fuori: entrare nella leggenda oppure chiudere una carriera strepitosa, senza la desiderata ciliegina sulla torta. Al Lusail Iconic Stadium, contro la Francia, è andata in scena una delle finali più belle della storia del calcio. Argentini subito avanti con un rigore di Messi ed un fantastico gol di Angel Di Maria ma, a circa dieci minuti dal 90′, Kylian Mbappé è riuscito a prolungare la contesa ai supplementari. Anche in questo caso l’ex Barcellona ha rimesso i suoi con la testa davanti, ma il suo compagno di squadra al Psg ha ristabilito l’equilibrio sul 3-3: ancora una volta calci di rigore. I giocatori dell’Albiceleste si sono rivelati infallibili dal dischetto, mentre uno strepitoso Emiliano Martinez ha impedito le reti di Coman e Tchouameni.
In un ultimo atto dei Mondiali eccezionale, quasi come se fosse stato scritto da uno sceneggiatore di un film, Lionel Messi e la sua Argentina si sono laureti campioni del mondo. Una carriera irripetibile per Leo, coronata con l’unico trofeo che mancava nella sua bacheca e che lo ha consegnato definitivamente alla storia del calcio.
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