L’anticipo delle 12:30, in una calda e soleggiata giornata primaverile, alla “Dacia Arena” fra Udinese e Napoli non poteva che partire con un tributo a Cesare Maldini, scomparso la notte scorsa. Il minuto di silenzio in memoria della bandiera del Milan, nonché storico C.T. della Nazionale italiana, si trasforma in un lungo applauso. L’Udinese s’impone sugli azzurri per 3-1 con la doppietta di Bruno Fernandes e Thereau, risponde Higuain con la sua trentesima rete: l’aria tesa non aiuta il Napoli che resta in 10 – perdendo proprio l’argentino durante il secondo tempo, per doppio fallo – e si allontana dalla Juve in classifica. Durante la prima mezz’ora succede davvero di tutto allo stadio “Friuli”, la squadra di Sarri avanza con la solita aggressività, cercando di recuperare palla e farsi vedere nell’area di rigore avversaria, gli uomini di De Canio rispondono con personalità, non concedendo spazi e costringendo gli azzurri a lavorare tanto sulle fasce. Koulibaly, grande protagonista in una serie di duelli con l’ex Napoli Zapata, commette fallo su Badu in area e l’arbitro fischia rigore, con relativo cartellino giallo per il difensore. Bruno Fernandes, dal dischetto, batte Gabriel e trasforma in gol, portando i suoi avanti di una rete e più vicini alla salvezza, in termini di classifica.
Il rigore è una doccia fredda per il Napoli, che non riesce a scuotersi e concede troppo ai padroni di casa: i bianconeri sfiorano il raddoppio con il solito Fernandes e giocano con forte intensità. Ma Higuain non si fa attendere e firma la sua rete numero 30: l’argentino dalla distanza sorprende Karnezis e la mette dentro con una bella azione rapida e potente. Il pareggio viene messo in discussione da un altro di rigore concesso all’Udinese: è sempre Fernandes a batterlo, ma stavolta Gabriel è bravo a intuire e rispondere, lasciando invariato il risultato. Sarri viene espulso per proteste ed è l’evidente segnale di un match carico di tensione. I bianconeri accusano un po’ di stanchezza e lasciano respirare il Napoli, che si sbizzarisce con Insigne e Higuain. I primi 45 minuti si chiudono con un gol sorprendente: Gabriel, che si era comportato bene sul secondo rigore, commette un erroraccio. Il portiere lascia vuota la porta azzurra, tentando di fare muro su Zapata: il colombiano crossa per Fernandes che conclude con una rovesciata da 10 in pagella. Il secondo tempo è altrettanto movimentato ed emozionante, il Napoli ha paura e con possesso palla tenta di annullare la manovra in attacco dell’Udinese. Gli ospiti mon ci riescono e Thereau centra il tris, segnando al volo grazie all’assist di Widmer. Il nervosismo diventa protagonista della sfida, Jorginho e Higuain si fanno ammonire e gli azzurri perdono lucidità.
La confusione regna sovrana e il Napoli non riesce a venirne fuori, ne approfitta l’Udinese che gestisce la partita e il vantaggio, Higuain perde la testa per un intervento di Danilo, reagisce e l’arbitro lo manda negli spogliatoi per doppio giallo. L’argentino è furioso e con lui tutta la panchina del Napoli. Il resto della partita è prevedibile: gli ospiti cercano mestamente di incassare il colpo e reagire, ma l’uomo in meno e soprattutto l’assenza di Higuain diventa praticamente impossibile recuperare 2 gol. La sfida si conclude con la epica vittoria dell’Udinese che ipoteca la salvezza e si allontana dalla zona retrocessione; il Napoli perde non soltanto la partita ma anche l’occasione per avvicinarsi alla Juve, che resta capolista con 6 punti di vantaggio.