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TOP
5° – Radja Nainggolan
Il Ninja giallorosso si conferma elemento fondamentale per la squadra allenata da Luciano Spalletti. E’ riuscito a garantire durante tutto il corso del campionato, una grande continuità di rendimento. Poi con l’avvento del tecnico toscano, ha ripreso anche confidenza con il goal. Con quello di ieri contro il Chievo, sono 6 le reti in campionato. Per lui si fanno sempre più insistenti le sirene inglesi che lo vorrebbero alla corte di Antonio Conte al Chelsea, ma i tifosi romanisti si augurano che il belga possa rimanere a lungo nella capitale. Top player.
4° – Gianpaolo Bellini
Quella di ieri contro l’Udinese è stata l’ultima partita della carriera di Gianpaolo Bellini. Lo storico capitano bergamasco, appende le scarpette al chiodo dopo aver disputato ben 18 stagioni da professionista, tutte con addosso la casacca dell’Atalanta. Si toglie lo sfizio di andare in goal nella sua partita d’addio. Un’altra bandiera ammainata.
3° – Curva Frosinone
Con la sconfitta casalinga contro il Sassuolo, il Frosinone retrocede matematicamente in serie B dopo un solo anno vissuto in massima serie. Nonostante il campo abbia emesso questo triste verdetto per i gialloblù allenati da Roberto Stellone, i tifosi ciociari hanno applaudito a lungo la squadra, ringraziandola per il grande impegno profuso in campo. Un’immagine di grande sportività che dovrebbe essere più frequente sugli spalti degli stadi italiani. Una curva da serie A.
2° – Federico Marchetti
Partita fantastica per il Tarzan biancoceleste, capace di neutralizzare ben due calci di rigore in una sola partita. Impresa riuscita a pochi altri portieri nella storia del nostro campionato, e che rilancia prepotentemente le quotazioni di Marchetti in vista del prossimo campionato europeo.
1° – Luca Toni
Un altro eroe del Mondiale vinto nel 2006, dice basta al calcio giocato. Questa volta è stato il turno di Luca Toni. Il gigante modenese è stato capace di segnare oltre 300 reti nell’arco della sua straordinaria carriera, che lo ha visto vincere la Scarpa d’Oro, oltre che ad una Bundesliga e al già citato Mondiale. Non poteva che chiudere con un goal, e così è stato, grazie al rigore messo a segno con un dolcissimo cucchiaio contro la Juventus. Da clonare.
FLOP
5° – Amadou Diawara
Il promettente centrocampista guineano del Bologna, riesce nella triste impresa di farsi espellere dopo appena 12 minuti di gioco nel match perso contro il Milan. Una vera e propria follia, che ha fortemente penalizzato la squadra emiliana, costretta a giocare in inferiorità numerica per circa 80 minuti. Perdonabile per via dei suoi 18 anni. Acerbo.
4° – Alex Sandro
Partita disastrosa per il laterale sinistro bianconero, reo di aver procurato con un fallo ingenuo il rigore per il Verona e per essersi fatto espellere nel finale. Nel mezzo poca qualità e poca corsa. Da lui ci si aspetta molto di più, non solo per i 25 milioni di euro pagati al Porto nella scorsa estate, ma anche perché ha dimostrato durante la stagione in corso di poter essere un elemento importante nella rosa bianconera. Irriconoscibile.
3° – Suso
Con una doppietta messa segno nel sentitissimo derby della Lanterna, il giovane esterno spagnolo si conferma una delle soprese più positive del nostro campionato. Suso però macchia la sua grande prestazione andando a esultare il suo primo goal, proprio sotto il settore occupato dai tifosi blucerchiati. Non un bel gesto, che ha rischiato di rendere ancora più teso un match già di per sé molto caldo. Suso, keep calm!
2° – Carlo Osti
Il direttore sportivo della Sampdoria, Carlo Osti, ha infiammato il dopo gara del derby perso contro il Genoa, rilasciando dichiarazioni molto forti alla stampa, definendo “indegna” la prestazione dei blucerchiati allenati da Vincenzo Montella. Da lì, si è creato un botta e risposta con l’Aeroplanino che accusa il direttore di non aver tutelato il lavoro del tecnico e della squadra. Alla luce di tutto ciò, Montella con tutta probabilità lascerà la Samp a fine campionato. Direzione Coverciano?
1° – Jerry Mbakogu
Non sarà facile per i tifosi del Carpi, cancellare dalla memoria la gara persa contro la Lazio, anche e soprattutto per il doppio errore dal dischetto che porta la firma di Jerry Mbakogu. Due errori che pesano come macigni e che fanno sprofondare la squadra biancorossa ad un passo dalla retrocessione in serie B. Giornata storta in un campionato deludente.