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All’ultima curva della volata salvezza del campionato di Serie A, dopo le vibranti polemiche sulla regola del “paracadute” che prevedrebbe, in caso di sconfitta del Verona a Palermo, un premio di 40 milioni agli scaligeri, il verdetto passa al campo. Si gioca in contemporanea Palermo-Verona e Udinese-Carpi.
Con Frosinone e Verona già retrocesse, la squadra di Ballardini si trova a +1 sul Carpi di Castori che ha dalla sua gli scontri diretti favorevoli. Mette la freccia il Palermo al 28’: Vazquez recupera palla a centrocampo e innesca una ripartenza che viene finalizzata dallo stesso Vazquez con un preciso diagonale dal limite dell’area che batte Gollini. Ma il Verona c’è e vuole onorare il campionato fino all’ultimo: ci prova Pazzini da fuori area provando a sorprendere Sorrentino ma l’ex Inter colpisce il palo. La partita si infiamma e al 34’ l’arbitro espelle Wszolek e Morganella autori di una rissa sotto i suoi occhi, Palermo e Verona in 10. Un brivido di paura scuote il Renzo Barbera: Simone Verdi ne fa due in 2’ e il Carpi si trova 2-0 contro un Udinese in 10 uomini dopo l’espulsione di Thereau.
Il Palermo subisce il contraccolpo della notizia del raddoppio della diretta concorrente e al 39’ il Verona va nuovamente vicino al pareggio: Siligardi serve una gran palla a Ionita che solo davanti a Sorrentino colpisce il primo palo. Inizia il secondo tempo e dopo due minuti il Barbera è ammutolito: Pazzini si gira e serve Viviani che lascia partire un diagonale sul quale Sorrentino non può nulla. La paura dello stadio dura 3’ e il Palermo trova il pareggio sugli sviluppi di un fallo laterale battuto lungo, la palla rimbalza in area e Maresca ne approfitta in tuffo di testa mettendo alle spalle di Gollini. Al 63’ arriva il tris: rapida ripartenza del Palermo, Rispoli (in fuorigioco) dalla destra disegna un traversone per la testa di Gilardino che non può sbagliare e avvicina il traguardo salvezza. La riapre il Verona al 84’ con Pisano che in scivolata sugli sviluppi di un calcio piazzato batte Sorrentino ma non basta al Verona per acciuffare il pareggio e non basta al Carpi la vittoria per 2-1 contro l’Udinese per restare in Serie A. Il Palermo, artefice del suo destino, mantiene le attese del Renzo Barbera strapieno per l’occasione e, dopo una stagione difficile, riesce ad ottenere una insperata salvezza.