E’ sostanzialmente privo di pecche il Milan vittorioso a Palermo. Il club di Via Turati sbriga la pratica nel primo tempo stendendo i padroni di casa con un secco uno-due dopo poco più di mezz’ora, per poi gestire egregiamente il cospicuo vantaggio nella seconda metà di gara. Col quarto successo in trasferta della stagione, i rossoneri rispondono alla vittoria esterna della Roma restando a due lunghezze di distanza dalla quinta piazza e, soprattutto, allargando la forbice tra sé ed il tandem Sassuolo-Empoli ora distanti sei punti.
Tedesco si affida alla velocità di Quaison e al genio del mudo Vazquez. Tra i rossoneri Zapata sostituisce l’acciaccato Alex, mentre per il resto Sinisa Mihajlovic conferma in toto l’undici che ha schiantato l’Inter domenica sera nell’ormai classico 4-4-2. L’avvio del Milan è furente: i rossoneri cominciano la gara come avevano terminato il derby, impossessandosi del campo di fronte ad un Palermo colpevolmente passivo. Il primo squillo degli ospiti arriva direttamente da calcio d’angolo quando al 5’ Honda tenta il gol Olimpico, ma Sorrentino è attento e rispedisce al mittente il tentativo del giapponese. Dieci minuti più tardi Chochev serve involontariamente Bacca: il colombiano taglia in diagonale portando a spasso tutta la difesa rosanero ma temporeggia troppo prima di calciare e Sorrentino è nuovamente bravo a chiudere lo specchio della porta. E’ solo l’antipasto di quanto si materializza al minuto 18. Dall’ennesima azione avvolgente che il Milan sviluppa sulla catena di destra arriva il gol: Honda libera la corsia per Abate che da ottima posizione piazza il cross basso, Niang la lascia sfilare e Bacca da due passi non può sbagliare. Col dodicesimo acuto dell’anno, il colombiano porta in vantaggio i rossoneri.
Il Milan anche dopo il gol continua ad essere padrone del campo con un possesso palla mai sterile e, soprattutto, con un pressing asfissiante che non permette mai al Palermo di organizzare una manovra degna di tal nome e di arrivare a Quaison e Vazquez, spettatori non paganti nella prima frazione. Al 32’ la penetrazione arriva da sinistra con Antonelli, il Palermo riesce a stoppare il terzino ex Genoa ma Goldaniga commette un’imperdonabile ingenuità controllando col braccio il pallone. Mazzoleni non ha dubbi ed indica il dischetto. Niang quasi strappa dalle mani di Bacca il pallone e con freddezza sigla il 2-0 dagli undici metri.
Il Palermo, colpito dal tremendo uno-due, prova a destarsi ed avrebbe al 39’ anche la palla per accorciare le distanze, ma Gilardino in tuffo manca il gol dell’ex. Si esaurisce qui, di fatto, il primo tempo deludente dei padroni di casa. Nell’intervallo Tedesco opera subito due cambi alla disperata ricerca di una repentina inversione di marcia. Fuori Struna e Quaison, dentro Morganella e Trajkovski. Al quarto d’ora della ripresa l’allenatore dei padroni toglie anche Gilardino, affidandosi a Djurdjevic. Proprio i neo-entrati in tandem producono la prima occasione del secondo tempo con la conclusione di Trajkovski deviata in angolo da Antonelli. Alla mezz’ora un ottimo Niang lascia spazio a Balotelli. Non accade più nulla degno di nota, se non qualche mischia in area rossonera risolta in modo sempre impeccabile dalla retroguardia ospite. Miha cambia anche Bacca, al suo posto Poli per rinforzare la mediana e, soprattutto, regalare un po’ di riposo al bomber colombiano.
Dopo tre minuti di recupero Mazzoleni fa calare il sipario sulla ventitreesima giornata. Il Milan strappa tre punti di platino a Palermo con cui mantiene vive le speranze europee. Per i ragazzi di Mihajlovic si tratta della vittoria numero undici in stagione, nonché della seconda gara consecutiva conclusa senza subire gol, un inedito stagionale per i rossoneri. Per Mihajlovic, però, questo Milan “è ‘solo’ spumante: abbiamo fatto bene, sono soddisfatto, per diventare champagne dobbiamo chiudere la partita. Possiamo migliorare ancora e lo faremo“.