La strada del Palermo verso la permanenza in Serie A è lastricata di buone intenzioni, ma il caos rosanero sembra sempre più ingestibile. La sconfitta con la Lazio, l’esonero del tecnico Walter Novellino e la squadra affidata nuovamente a Davide Ballardini per il nono cambio in panchina della stagione, le scene di ordinaria follia ultras nella giornata del posticipo nel centro di Palermo e allo stadio Barbera. Proprio per i disordini scatenati dai tifosi siciliani domenica, arriva un’altra tegola: la prossima gara casalinga contro l’Atalanta, in programma mercoledì 20 aprile per la 34esima giornata di campionato, sarà a porte chiuse. A deciderlo il giudice sportivo Giampaolo Tosel a seguito della doppia sospensione della partita contro la Lazio a causa del lancio di fumogeni e razzi in campo da parte della curva rosanero e dei disordini nel post partita quando le forze dell’ordine sono state costrette a cariche di alleggerimento per permettere ai pullman delle due squadre di lasciare lo stadio assediato dalla contestazione.
La tensione a Palermo è alle stelle, la squadra intanto questo pomeriggio ha svolto l’allenamento nel ritiro di Boccaglio agli ordini del nuovo tecnico Ballardini: “Ho deciso di riassumerlo pensando al bene del club – fa sapere il presidente Maurizio Zamparini – Ho chiesto massima collaborazione alla squadra: in queste sei partite bisogna tornare a essere professionisti, perché la città e i tifosi meritano questo”. Il numero uno della società rosanera, nonostante il baratro della Serie B sia a un passo, crede ancora nella salvezza: “Il Palermo ha i mezzi per compiere questa impresa”. Ma poi mette le mani avanti, nel caso in cui a fine stagione arrivasse la retrocessione in cadetteria: “Spero di non ricominciare da zero in Serie B, ma quando si fanno i 100 metri qualcuno deve pur arrivare ultimo. Bisogna imparare anche a perdere, quel che mi fa male è che nel calcio italiano si viene linciati se si retrocede – si giustifica Zamparini – Ma perché? Se uno perde non va linciato”. Tutto questo discorso forse per dire che il contratto stipulato con il neo tecnico Ballardini fino al 2017 prevede la permanenza dell’allenatore anche in Serie B. I tifosi intanto portano avanti la loro contestazione nei confronti della società, il capro espiatorio del caos Palermo però è assolutamente il presidente.