Calcio

Serie A, Alvaro Morata show! La Juventus ritrova il suo cavaliere

Alvaro Morata - Juventus 2015/2016 - fotomenis.it

“Bello di notte”. Era il 1984 e l’avvocato Gianni Agnelli definiva così Zbigniew Boniek per la sua attitudine nello scatenarsi nelle fredde notti di Champions. E non sono stati pochi i tifosi juventini che hanno paragonato il forte polacco ad Alvaro Morata: 5 gol in Champions e 8 in campionato per lo spagnolo nella scorsa stagione, 2 gol decisivi nella fase a gironi di coppa nella stagione in corso che gli hanno permesso di eguagliare il record di Alessandro Del Piero di 5 gol consecutivi in Champions. Tuttavia, prima della settimana magica, Morata aveva realizzato un solo centro in campionato, il 4 ottobre nella gara casalinga contro il Bologna. Troppo poco per chi era stato chiamato quest’anno alla definitiva consacrazione.

Da quel momento la tristezza tipica dell’attaccante a digiuno si impadronisce di Morata. Ma è solo questione di tempo. E il momento arriva proprio in una delle partite più attese: il derby d’Italia. Il turn over tipico della coppa Italia impone ad Allegri di far riposare quel Dybala che non sta facendo rimpiangere Tevez e di lasciare spazio proprio a lui che sfrutta l’occasione. Freddezza e cinismo gli permettono di realizzare il rigore e di battere per la seconda volta Handanovic deviando un cross di Evra. “Stavo per impazzire” afferma Alvaro al triplice fischio che aggiunge che ai pochi gol contribuirono alcuni problemi personali trascinati sul campo. Non rivela, Alvaro, la natura di quei problemi ma non ci interessa. Ci interessa, invece, il sorriso tornato sul volto pulito del campione spagnolo che, sempre dopo la partita con l’Inter, si è reso protagonista di un simpatico e curioso episodio con un tifoso a cui ha offerto la cena e scambiato il suo numero di telefono. I problemi sono risolti e con il Chievo Morata è stato chiamato a sancire la sua definitiva rinascita. E lo ha fatto. Nuova doppietta, quattro gol in due partite e, complice l’infortunio di Mandzukic, il lancio di una forte candidatura da titolare nelle gare con Napoli e Bayern.

Soprattutto il Bayern, sì perché lui è il “Bello di notte”, il protagonista della magica notte di Madrid, del pareggio illusorio con il Barcellona e del fantastico sinistro che ha steso il Manchester City. La Juve se lo gode ma dovrà resistere alle dure regole del mercato che vedono il diritto di “recompra” in favore del Real di un valore di 30 milioni che, se innescato, costringerebbe la Juve ad assistere inerme al ritorno del figliol prodigo a Madrid. Il momentaneo blocco del mercato ordinato dalla Fifa aveva in principio rassicurato la dirigenza bianconera e la tifoseria ma l’ordinanza della commissione d’appello della Fifa che ha “sbloccato” il mercato del Real per la prossima estate potrebbe avvicinare Morata alla corte di Florentino Perez e dei tifosi blancos, quegli stessi tifosi che dopo il suo gol al Bernabeu gli riservarono una accoglienza di fischi e insulti. A Torino no, anche nei momenti negativi, Morata ha sempre ricevuto il sostegno dell’ambiente e quel bellissimo gesto al tifoso nel ristorante è stato un simbolico ringraziamento alla tifoseria. Ed è finalmente pronto a trascinare la Juve da protagonista anche in campionato per dimostrare di essere all’altezza delle aspettative di chi lo paragonava a Morientes e Raul e di essere un punto fermo per la Nazionale spagnola orfana di trascinatori nell’Europeo in Francia. Morata vuole stupire, lanciare un segnale. Guardiola e Del Bosque sono avvisati. Il primo si augura di no, il secondo non aspetta altro.

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