Calcio

Serie A, Lazio-Sassuolo 0-2

Lazio 2015/2016 - Foto Antonio Fraioli

La Lazio si rituffa in campionato, quello con il Sassuolo è uno spareggio per  continuare a sognare l’Europa. Fuori Marchetti e Matri, febbre per entrambi, al loro posto Berisha e il redivivo Klose, supportato da Candreva e Felipe Anderson. L’aquila Olympia non vola causa maltempo, men che meno la Lazio. Il campo, ai limiti della praticabilità, limita le iniziative dei giocatori in campo. Quasi 40 minuti di nulla, poi entra in scena Mauricio. Palla in profondità per Defrel, il brasiliano entra inspiegabilmente in scivolata invece di accompagnare l’attaccante sul fondo. Un attimo di ordinaria follia che costa alla Lazio la massima punizione: Berardi dal dischetto non sbaglia, il Sassuolo è in vantaggio. Provano subito a rispondere i biancocelesti, Parolo è bravo a colpire di testa, ma non fotunato: la palla esce di pochissimo alla sinistra di Consigli. L’ultima emozione del primo tempo la regala Duncan, il suo sinistro è bloccato da Berisha.

La ripresa si apre senza cambi, la Lazio spinge sull’acceleratore in cerca della rete che riaprirebbe la partita. Gli uomini di Pioli ci provano, ma la manovra non è quella dei tempi migliori e anzi rischiano di capitolare ancora: Mauricio continua nella sua notte da horror spianando la strada a Berardi che però si divora il raddoppio tirando addosso a Berisha. Passano due minuti e Duncan testa ancora i riflessi del portiere albanese che risponde ancora presente. La Lazio si vede a sprazzi, il lampo di Keita sembra più un episodio sporadico che la logica conseguenza dei valori in campo. Al minuto 67 la partita va in archivio: Sansone serve Defrelò, il sinistro dell’attaccante si infila sotto la traversa. Incredibile all’Olimpico, il Sassuolo raddoppia. L’ultimo ad arrendersi è Klose, ma il suo colpo di testa è alzato sopra la traversa dall’ottimo Consigli. Neanche gli ingressi di Mauri e Djordjevic, per Klose e Felipe Anderson, svegliano la Lazio. Addio campionato, il paradosso laziale è servito. La squadra che è ancora imbattuta in Europa League è la stessa che zoppica vistosamente in Serie A. Adesso serve battere lo Sparta Praga, l’unica soluzone per non andare in vacanza già a marzo.

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