Nel posticipo della 37esima giornata del campionato di Serie A Tim Hellas Verona e Juventus danno vita a una partita equilibrata, dura e spregiudicata. È l’Hellas Verona però a consegnarci una serata “particolare”, una sorta di favola calcistica in cui l’ultima in classifica si impone ai danni dei neo campioni d’Italia della Juventus per 2 a 1 proprio nella partita d’addio giocata da Luca Toni.
Allo stadio Bentegodi, esaurito questa sera, il pubblico dell’Hellas ci tiene a non sfigurare ed indossa il vestito migliore per omaggiare e tributare il suo grande campione 100 partite e 51 gol con quello di questa sera con la maglia dell’Hellas. In uno scenario del genere, così colorato e passionale non poteva che essere lui il protagonista della serata, Luca Toni. È lui a siglare la rete del vantaggio e a trascinare i suoi compagni verso la vittoria contro i bianconeri, in una di quelle partite che sembrano guidate e manipolate dal destino a favore dei più deboli.
Del Neri presenta l’Hellas con un 4-2-3-1 ordinato e aggressivo, con Siligardi uomo più offensivo dietro l’unica punta Toni. Allegri conferma il classico 3-5-2 e causa infortuni e squalifiche è costretto a schierare un centrocampo inedito, con Asamoah e Sturaro a sostituire i due leader Pogba e Khedira. L’ attacco è affidato alla coppia Dybala Zaza. Nelle prime battute del match la Juve cerca il palleggio tentando di tanto in tanto la verticalizzazione improvvisa verso Dybala e Zaza. Il Verona è ordinato in campo e a poco a poco tenta di alzare i ritmi.
La prima vera occasione si registra solamente al 37esimo, solamente l’intervento provvidenziale di Neto nega il gol a Toni dopo un’azione maturata sulla sinistra e condotta magistralmente da Emanuelson e Siligardi. La formazione bianconera risponde al 40esimo con Dybala che sfrutta una sponda di testa di Zaza per portarsi il pallone in area di rigore ma il suo tiro termina a lato del portiere Gollini. Nell’azione successiva, su un pallone alto, Alex Sandro commette una grave ingenuità ai danni di Pisano in area, per l’arbitro non ci sono dubbi, è calcio di rigore.
Toni si presenta sul dischetto, il suo cucchiaio spiazza Neto ed è rete. La Juventus carica a testa bassa sia nel finire del primo tempo che all’inizio della ripresa, ma è il Verona a trovare nuovamente la via della rete al decimo del secondo tempo. Viviani confeziona un contropiede perfetto orchestrato dalla potenza di Toni e dalla rapidità di Wszolek. Sul 2 a 0 la Juve cerca di accorciare le distanze ma l’Hellas anche grazie agli interventi del portiere Gollini riesce a respingere gli attacchi e a tenere la porta inviolata. Al 38esimo tutti in piedi, standing ovation per Toni sostituito da Gomez. Il 2 a 1 arriva all’ultimo minuto dopo un rigore conquistato da Zaza e finalizzato da Dybala.
Al fischio finale ci si emoziona al Bentegodi. Uno stadio intero ai piedi di Toni, anche questa sera guerriero, anche questa sera romantico, ma soprattutto anche questa sera numero 9.