La Lazio non ha intenzione di fermarsi e, dopo aver schiantato il Cagliari nel turno infrasettimanale, riesce a imporsi per 2-1 anche contro il Sassuolo allo stadio Olimpico. Lulic sblocca il risultato a inizio ripresa, il solito Immobile – al nono gol stagionale – firma il raddoppio. Il gol di Defrel sembra riaprire i conti, ma i biancocelesti del tecnico Inzaghi blindano la vittoria e il sesto risultato utile consecutivo.
LAZIO (4-3-3)
Marchetti 6
Dopo trenta secondi di partita, sventa con il guantone l’occasione d’oro di Defrel. Nella ripresa, invece, non può far nulla sulla rete dell’attaccante del Sassuolo.
Basta 6.5
Ha ritrovato condizione fisica, la fascia destra è di sua proprietà. Attento in fase difensiva, spregiudicato in quella offensiva in tandem con Felipe Anderson.
Wallace 6.5
Da riserva a titolare a causa degli infortuni, acquisisce sicurezza partita dopo partita. La maggiore esperienza di Hoedt gli dà una grande mano.
Hoedt 6.5
E’ cresciuto al fianco di de Vrij, ora è un difensore affidabile e regge la retroguardia biancoceleste in assenza del connazionale.
Radu 6.5
Presidia la fascia sinistra con l’esperienza, contribuisce alla manovra offensiva. Sua la spizzata di testa che serve a Immobile il gol del raddoppio biancoceleste. Prova anche a mettersi in proprio, ma Consigli dice no.
Milinkovic-Savic 6.5
Possenza fisica e carattere da vendere. A centrocampo, il serbo non perde neanche un contrasto ma al tempo stesso dispensa giocate di qualità (dall’83’ Murgia sv).
Parolo 6.5
Si piazza davanti la difesa e dirige la Lazio in cabina di regia, in attesa del ritorno a pieno regime di Biglia. Dai suoi piedi parte la manovra biancoceleste, sempre con ordine e intelligenza.
Lulic 6.5
Nel primo tempo è il peggiore in campo, sbaglia davvero troppi passaggi a centrocampo. Poi a inizio ripresa, con un po’ di fortuna, sigla il gol che sblocca la partita.
Felipe Anderson 6.5
Poco appariscente, ma spesso efficace. Prova dalla distanza, batte il calcio d’angolo dal quale nasce il vantaggio della Lazio. Può fare ancora di più.
Immobile 7
Si vede poco o niente nei primi quarantacinque, fanno tutto i compagni di tridente. Nel secondo tempo, mette in mostra la solita vena da bomber e sigla il raddoppio biancoceleste: è la rete nona rete in stagione (dall’86’ Djordjevic sv).
Keita 7
E’ l’incubo della difesa emiliana, una furia. Sfreccia sulla fascia, s’infila in area di rigore, tenta spesso la conclusione anche dalla distanza (dal 59′ Biglia 6: torna dopo il grave infortunio muscolare, mette ritmo nelle gambe in vista della sfida con il Napoli).
All. Inzaghi 7
Aveva chiesto continuità, l’ha ottenuta. Sesto risultato utile consecutivo, punti importanti per salire in classifica superando anche il Napoli. Nonostante le defezioni, la sua Lazio ora ha identità e comincia a vedersi anche il bel gioco.
SASSUOLO (3-5-2)
Consigli 5.5
Sventa svariate conclusioni laziali, sul vantaggio dei padroni di casa tocca il pallone ma non trattiene. Incolpevole sul raddoppio di Immobile.
Lirola 5
In avanti viene arginato dalla buona guardia di Radu, in fase difensiva non regge l’onda d’urto di Keita. Un po’ in affanno per tutta la partita.
Terranova 5.5
Il debutto stagionale non è dei più semplici, Immobile non è certo un cliente facile da gestire. Lui prova a tenerlo a bada con le buone e, quando serve anche con le cattive, ma non riesce a impedire che il bomber partenopeo vada ancora una volta in gol. (dal 80′ Ragusa s.v.).
Acerbi 5.5
Come pe ri suoi compagni paga la vena degli avanti laziali, soprattutto di Immobile che in questo periodo sembra Re Mida. Si arrangia con mestiere e qualche colpo di troppo, il giallo ricevuto è pienamente meritato.
Peluso 5.5
Il passato nelle giovanili della squadra laziale non si dimentica. Parte frenato, rischia di regalare un rigore ai biancocelesti con un tocco di mano galeotto che l’arbitro non sanziona, poi piano piano si scioglie. La Lazio in avanti può far male a chiunque, qualche ferita la retroguardia neroverde la riporta e lui non può evitarla.
Dell’Orco 5.5
Non fa mai il terzino puro, anzi. Ha licenza di spingersi in avanti, ma soffre terribilmente le avanzate di Felipe Anderson (dal 56′ Matri 6: la maledizione dell’ex, per fortuna della Lazio, stavolta non colpisce ma l’attaccante entra bene in partita).
Sensi 6
Partita tutta dinamismo e geometrie. Manca Magnanelli, l’ex Cesena si piazza in regia svolgendo il proprio compito in maniera diligente. E’ un classe ’95, giocare all’Olimpico metterebbe i brividi a chiunque, ma la stoffa c’è e si vede.
Biondini 6
Tanta grinta per il rosso centrocampista. E’ la sua caratteristica fin dai tempi del Cagliari, non si esime certo in quella che è la partita più importante di questo spezzone di campionato, ma non basta ad evitare la sconfitta.
Pellegrini 6
E’ ispirato e dà qualità al centrocampo del Sassuolo. Parte da mezzala ma predilige gli inserimenti e le verticalizzazioni per i compagni, si fa vedere spesso anche in area di rigore con qualche tentativo.
Politano 5.5
Il suo passato da romanista lo frena un po’, il giovane avverte la tensione. Non si vede spesso, deludente rispetto alle qualità e ai gol mostrati in questo inizio stagione, ma ha il grande merito di mettere Defrel davanti alla porta per siglare il gol che ridà speranza al Sassuolo.
Defrel 6.5
Dopo appena trenta secondi di gara, gli capita sui piedi la prima occasione d’oro. Soltanto la parata di Marchetti gli nega il gol, ma si riscatta nella ripresa quando riesce a beffare il portiere laziale.
All. Di Francesco 6
Si trova di fronte una Lazio bella e convinta. Il Sassuolo pecca qualcosa in difesa, costruisce bene a centrocampo ma si rivela poco cattiva sottoporta. La sconfitta è più per meriti degli avversari che per demeriti degli emiliani.