“La Lazio non ha diritto allo scudetto 1914/1915”. Questo il titolo de Il Tempo, quotidiano che ha sempre sostenuto e portato avanti la rivendicazione della società biancoceleste sul campionato 1914/1915, sospeso per la Prima Guerra Mondiale e assegnato dalla Federcalcio al Genoa che, tra l’altro, non aveva ancora vinto il girone settentrionale.
Alla base della posizione sostenuta dall’avvocato Mario Stagliano, c’è un documento della stessa Federcalcio finora rimasto nascosto. L’ex vice capo dell’ufficio indagini Figc non mette in dubbio i meriti sportivi della Lazio: “Nel girone centrale – scrive Stagliano – la sospensione del campionato venne sancita quando, a una giornata dalla fine, la Lazio era in testa con 8 punti, seguita da Roman e Pisa con 6 punti e Lucca con 0. Il Lucca, però, contro cui la Lazio avrebbe dovuto disputare l’ultima gara, per problemi economici, aveva rinunciato ed è pertanto corretto dire che la squadra biancoceleste doveva già considerarsi la vincente del girone“.
Il nuovo documento portato alla luce dall’avvocato dimostra però come la Lazio non fosse già qualificata per la finale nazionale, da disputarsi contro la vincente del girone settentrionale, ma dovesse prima scontrarsi con l’Internazionale Napoli, vincitrice a tutti gli effetti del girone meridionale, ipotesi finora esclusa anche dalla commissione dei saggi nominata dalla Figc.
“Sulle vicende di questo raggruppamento – sottolinea Stagliano – si sono consumate argomentazioni fallaci, utilizzando parziali ricostruzioni giornalistiche e inducendo in errore grossolano la c.d. commissione dei saggi. Internazionale Napoli e Naples avevano già disputato le loro due gare, terminate con il risultato di 4 a 1 a favore dell’Internazionale Napoli e di 1 a 1. Nella prima delle due gare, però, disputatasi il 18 aprile 1915, avevano partecipato due calciatori senza averne titolo. Questo indusse la F.I.G.C. ad adottare il seguente provvedimento: ‘Campionato partenopeo annullamento gara – La P.F. […] delibera di annullare semplicemente la partita del 18 aprile tra Internazionale e Neaples mandando alla C.T. di fissare nuova gara’ (Bollettino Ufficiale della F.I.G.C. N. 8-30 aprile 1915)“.
La partita, come ricorda Stagliano, è stata ripetuta: “Venne disputata il 16 maggio 1915 – scrive l’avvocato romano – con la vittoria dell’Internazionale per 3 a 0“. Da regolamento, dunque, Lazio e Internazionale Napoli avrebbero dovuto scontrarsi per decretare chi avrebbe dovuto poi sfidare la vincente del girone settentrionale nella finale nazionale.
Cosa deciderà ora il Consiglio della Federcalcio? L’Internazionale Napoli non esiste più, ma ha maturato sul campo gli stessi diritti della Lazio. Difficile pensare che il Consiglio possa premiare soltanto i biancocelesti con l’assegnazione ex aequo senza tenere conto della squadra campana. Sarà forse possibile una tripla assegnazione del discusso scudetto 1914/1915?