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La dipendenza del gioco d’azzardo è difficile da combattere e può compromettere una carriera. È il caso di Scott Davies, promessa del calcio inglese che si era messo in mostra nelle giovanili del Reading. Davies ha perso oltre 300mila sterline negli anni passati tra Championship e serie minori, giocando anche parte del denaro ricevuto dai suoi genitori. Oggi Davies racconta la sua storia nei seminari per evitare che altri commettano i suoi stessi errori. “Ho scommesso circa l’80-90% di quello che ho guadagnato in carriera – ha rivelato l’ex calciatore al The Guardian -. L’ultima scommessa è stata l’8 giugno 2015, per la prima volta nella mia vita ho avuto paura. Se qualcuno mi avesse chiesto di tagliarmi lo stipendio del 30% nel pieno della mia dipendenza, avrei pensato ‘ok, proverò a vincere quelli che non guadagno’. È un circolo vizioso. Pensi sempre che non stai scommettendo cifre pesanti, ma poi controlli il conto in banca e ti rendi conto di quella che è la realtà“.
PROBLEMI – “Anni fa ho fatto un incidente in auto perché stavo guardando corse di cavalli sul telefono – ha raccontato Davies -. Ho detto che mi ero addormentato dopo una doppia seduta. Sul sedile dietro della macchina che ho colpito c’era un bambino, mi sono sentito colpevole e ho capito che stavo mettendo in pericolo la mia vita e quella degli altri“. Nel corso dei suoi incontri, anche altri calciatori di alto livello hanno confessato a Davies di aver avuto problemi con il gioco d’azzardo. Fra questi anche un giocatore di Championship: “Sembrava la salute e la ricchezza in persona. Aveva un Rolex d’oro ed era vestito tutto di Gucci. Ma è una cosa che dimostra che non si può mai sapere chi soffre davvero di dipendenza da gioco d’azzardo. È un qualcosa che si può nascondere molto bene” ha detto Davies.
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