[the_ad id=”445341″]
Intervenuta a “Radio Anch’io Sport” su Rai Radio 1, la vedova dell’ispettore Raciti, Marisa Grasso, ha commentato gli scontri tra i tifosi di Napoli e Roma sull’A1: “Dopo la morte di mio marito, il 2 febbraio 2007, lo Stato ha promesso che fatti del genere non si sarebbero mai più verificati. Rivedere queste scene mi ha fatto davvero male. Ho rivissuto il mio dolore ed è triste che altre famiglie possano ritrovarsi in un attimo a viverne uno uguale. Si tratta di situazioni inaccettabili. Il governo deve dare risposte immediate“.
“Ricordo che mio marito, quanto tornava da un servizio d’ordine, diceva che le cose non sarebbero mai cambiate, almeno non senza un morto. Purtroppo non sapeva che il morto era lui – ha aggiunto la donna – La morte di mio marito è una ferita ancora aperta. Stiamo provando ad avere una normalità di famiglia, con i miei figli che fanno vivere il loro padre con l’esempio ricevuto“. Infine, la signora Grasso ha concluso: “Rassegnazione? Io sono la prima ad avvertirla ma non possiamo caderci. Non sarebbe giusto nei confronti di chi ha perso la vita. Ormai i tifosi “sani” non vanno più allo stadio da tempo. Non ci sono dubbi sul fatto che quelli sull’A1 non fossero tifosi bensì delinquenti“.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180”]