Secondo quanto emerso, gli scommettiori pagavano i debiti di gioco con bonifici ad una gioielleria, fingendo di acquistare Rolex e altri orologi di lusso. I calciatori, secondo l’accusa, prima si vedevano fare credito dagli organizzatori delle scommesse; quando il debito si faceva oneroso, venivano indirizzati alla gioielleria affinché in apparenza pagassero con bonifici perfettamente tracciabili il prezzo degli orologi, che restavano in negozio nella disponibilità degli organizzatori, mentre gli sportivi uscivano solo con la fattura emessa a fronte dell’acquisto simulato.
I PRESTITI
Nell’inchiesta milanese condotta dai PM Filippini e Amadeo e della Gdf sul presunto giro di scommesse illegali, in particolare sul poker on line, e che ha portato a un decreto di sequestro da 1,5 milioni di euro, firmato dalla gip Lidia Castellucci per fatti fino al 2023, è stato accertato che Nicolò Fagioli, “per far fronte al pagamento dei debiti di gioco, si sia avvalso, oltre che delle proprie disponibilità, di prestiti in denaro concessi da altri”, tra cui Federico Gatti, difensore della Juventus e suo ex compagno di squadra e che non è indagato. Negli atti, infatti, figurano anche i nomi di tanti altri sportivi e calciatori, anch’essi non indagati, che avrebbero, in sostanza, coperto le perdite di quelli che scommettevano, come appunto Gatti per Fagioli.
ATTI DELL’INCHIESTA ALLA PROCURA FIGC
La Procura di Milano, diretta da Marcello Viola, trasmetterà ora gli atti dell’inchiesta sul giro di scommesse illegali su poker on line ed eventi sportivi, ma non partite di calcio, alla Procura federale della Figc per quanto riguarda i profili sportivi e eventuali sanzioni disciplinari. Da quanto si è saputo, i calciatori che hanno scommesso e sono indagati dal punto di vista penale non rischiano molto e possono uscire dal procedimento pagando un’oblazione. Le verifiche più rilevanti saranno quelle della giustizia sportiva. Mentre l’inchiesta, stralcio di quella torinese trasmessa, si è concentrata sugli organizzatori delle scommesse. A riportarlo è l’ANSA.