Calcio

Scommesse, avvocato Zaniolo: “Indagato per un reato minore, nessun intervento da Procura Figc”

Nicolò Zaniolo
Nicolò Zaniolo, Italia - Foto LiveMedia/Alessio Marini

“Ad oggi sappiamo che ha ricevuto un avviso di garanzia il 12 ottobre su ordine della procura di Repubblica di Torino e contestualmente gli hanno sequestrato il telefono, atto investigativo comune nell’ambito di un procedimento che lo vede indagato per violazione dell’articolo 4, legge 401 del 1989, perché parliamo di un reato minore che prevede una sanzione con l’ammenda, anche oblabile. Adesso gli investigatori studieranno il contenuto del telefono e vedremo ma oltre a questo Zaniolo non ha ricevuto nulla e non è stato organizzato alcun interrogatorio dalla procura di Torino”. Lo ha detto Gianluca Tognozzi, avvocato e legale di Nicolò Zaniolo, in merito alla vicenda delle scommesse illegali in un’intervista a Radio Sportiva: “Giustizia sportiva? Non gli è stato notificato nulla, non è intervenuta in nessun modo la procura federale, questa può intervenire solo se dovessero emergere scommesse su partite che ad oggi non sono contestate in nessun modo. Lo stesso Zaniolo lo ha escluso categoricamente. La procura federale non si è mai fatta sentire, non ha notificato nulla perché non è sua competenza a meno che non ci sia ipotesi di scommesse sulle partite, cosa che escludiamo categoricamente”.

E ancora: “Vediamo se il pm decidesse di sentire Zaniolo, andremo a chiarire la nostra posizione. Se invece non ci fossero avvisi, valuteremo se leggere gli atti e capire la genesi di questa indagine. Non abbiamo avuto comunicazioni dall’Aston Villa, Nicolò Zaniolo l’ho sentito abbastanza tranquillo e sereno rispetto al tipo di contestazione. Ovviamente è molto dispiaciuto per aver lasciato la Nazionale ma è pronto a tornare a pensare solo al calcio”. 

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