Nessuna penalizzazione, ma un’ammenda di 25 mila euro. Questa la richiesta di pena avanzata dalla Procura della Federcalcio nei confronti dell’Atalanta davanti al Tribunale federale nazionale nell’ambito del processo sulla presunta combine della partita Crotone-Atalanta del 22 aprile 2011.
Nell’ennesimo procedimento sportivo scaturito dall’indagine sul calcioscommesse della Procura di Cremona, la commissione giudicante presieduta da Cesare Mastrocola dovrà valutare le accuse ipotizzate dalla Procura Figc nei confronti di Cristiano Doni, ex capitano dell’Atalanta, Nicola Santoni e Gianfranco Parlato (all’epoca tecnici del Ravenna), tutti deferiti per avere, “in concorso fra loro, posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento e il risultato della gara suddetta“, un comportamento aggravato dalla “effettiva alterazione” della partita, sempre secondo l’accusa.
Per questo la Procura ha chiesto quattro mesi di squalifica per Doni, sei mesi di inibizione per Santoni e nove mesi per Parlato, tutti già sanzionati nei precedenti processi sul calcioscommesse per altri capi d’accusa. Per l’Atalanta, deferita per responsabilità oggettiva per il comportamento di Doni, la Procura ha chiesto invece 25mila euro di ammenda ma nessuna penalizzazione: un sospiro di sollievo per la società orobica, che tanto bene sta facendo in questo campionato di Serie A. La sentenza di primo grado è attesa per la prossima settimana.