Calcio

Scommesse, Abodi: “Niente omertà, si affronti il problema. Corona non può essere portavoce delle istituzioni”

Andrea Abodi
Andrea Abodi - Foto LiveMedia/Loris Cerquiglini

Andrea Abodi, ministro dello Sport, è intervenuto questa mattina ai microfoni di “24 Mattino” su Radio24 in merito alla vicenda sulle scommesse illecite nel calcio. “Bisogna fare in modo che esca quello che deve uscire, che non ci sia omertà e si affronti il problema di petto. Bisogna fare in modo che si capisca il danno procurato, non solo in termini di reputazione del singolo calciatore, del club o della Lega ma anche verso lo stato d’animo dei tifosi che provano dispiacere, tradimento, amarezza. È questo il dato più grave”, ha dichiarato il ministro.

“Il giocatore è un punto di riferimento, un esempio, e l’effetto prodotto culturalmente può essere devastante – sottolinea ancora Abodi – Poi le regole ci sono, i calciatori sanno che non possono scommettere, e in questo caso oltre a violare un divieto si alimenta un’economia criminale che va contrastata. Ecco perchè stiamo pensando a una carta dei doveri per mettere le persone davanti alle proprie responsabilità perchè i contratti dei professionisti si concentrano sui diritti e poco evidenziano i doveri”.

Abodi ha poi risposto a chi chiede le dimissioni di Gravina da presidente della FIGC: “Penso che in questo momento sia una richiesta per distrarre. La Figc è responsabile del sistema ma ha fatto corsi di formazione per ragazzi di ogni età. Ci sono poi le responsabilità delle leghe che non sempre fanno tutto quello che dovrebbero fare in termini di formazione, e poi le responsabilità dei club e individuale”. 

Infine, una chiosa su Fabrizio Corona, che stasera a sarà ospite su Rai 3 per possibili nuove rivelazioni sulla vicenda: “A me sembra paradossale che un personaggio del genere possa diventare un portavoce di istituzioni. C’è un segreto istruttorio, penso che siamo andati un po’ oltre”.

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