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Il Collegio dei Garanti del Comune di Milano ha nuovamente bocciato il referendum contro l’abbattimento dello stadio di San Siro. Sono state dichiarate inammissibili entrambe le richieste referendarie presentate dal Comitato promotore Referendum x San Siro, depositate in prima istanza nel febbraio 2022 per salvare lo stadio Meazza. I Garanti, per la prima volta nel luglio del 2022, avevano dichiarato inammissibili i quesiti. Decisione poi impugnata dai proponenti davanti al Tar che, a fine marzo, ha accolto l’istanza. Il Collegio, nel frattempo ricomposto dopo le dimissioni di un membro, si è riunito ancora e oggi ha riconfermato la bocciatura. Nel mezzo di questo, la Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale della Lombardia aveva dichiarato il secondo anello di San Siro di interesse culturale e la Soprintendenza dei Beni culturali ha dichiarato “archivio pubblico esposto” la parte della Tribuna Ovest dello stadio.
Il collegio, ora composto da Paola Giulia Belloli (presidente), Marco Luigi di Tolle e Edoardo Raffiotta ha dichiarato illegittimo il referendum abrogativo perché già superato da atti successivi del Comune e illegittimo anche quello propositivo alla luce del fatto che le decisioni di soprintendenza e Commissione per il patrimonio culturale hanno “fatto venir meno il presupposto principale del referendum, cioè la salvaguardia dello Stadio Meazza”. “Pertanto – sintetizzano i garanti – allo stato non risulta sussistente un interesse del Comitato referendario che legittimi l’ammissione delle richieste referendarie. Non avrebbe senso, a fronte della complessità amministrativa e degli elevati costi pubblici necessari allo svolgimento del referendum, darvi corso in assenza di un perdurante interesse concreto ed attuale”.
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