“La prima settimana è passata bene, poi è diventato triste, non possiamo andare in giro, a me piace scendere sotto casa, parlare con le persone. Qui a Genova non ho neppure la mia compagna e mia figlia, un anno e mezzo di felicità. All’inizio per lei era divertente vedere papà su Facetime, ora il giochino non funziona più”. Sono queste le parole rilasciate da Albin Ekdal, centrocampista della Sampdoria, in un’intervista La Gazzetta dello Sport. Una quarantena iniziata per la Samp proprio nel momento in cui la squadra sembra aver ingranato: “Se sono deluso? Sì, ma voglio e devo essere sincero: non per il calcio che si è fermato, bensì per questo virus che ha portato via tante vite ed avrà pesanti conseguenze economiche per le famiglie. Da sei settimane mi è difficile pensare al pallone“.
Sampdoria, Ekdal: “E’ tutto triste: la mia compagna e mia figlia non sono con me”
Albin Ekdal - Foto Roberto Martinelli