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Arrigo Sacchi, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, commenta l’ultimo turno di Champions League, soffermandosi sul “catenaccio” di Simeone e del “suo vecchio calcio degli anni ’60”. Un modo di giocare “che stanca il pubblico” che “chiede bellezza, emozioni. Che emozioni regala un lancio di cinquanta metri?”, si chiede l’ex tecnico.
C’è spazio per un aneddoto su Pelé: “Ho seguito con lui Italia-Olanda agli Europei del 2000. Vincemmo ai rigori, dopo una gara passata tutta nella nostra metà campo. Mi disse: ‘Peccato, avete dei buoni giocatori ma non sapete giocare a calcio’. Ecco, l’Atletico gioca allo stesso modo”.
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