Calcio

Sacchi: “Il Milan se vuole passare deve aggredire il Tottenham. Pioli? Uno tattico”

Arrigo Sacchi
Arrigo Sacchi

E’ la sera forse più importante della stagione per il Milan di Stefano Pioli. Il ritorno degli ottavi di Champions League contro il Tottenham decreterà se i rossoneri saranno ancora parte integrante della lotta per la Coppa dalle Grandi Orecchie. Alla vigilia del match è intervenuto Arrigo Sacchi, che ai microfoni di Amazon Prime, ha voluto dare una sua opinione sia sul match di ritorno che il Milan dovrà fare contro il Tottenham ed anche su Stefano Pioli, ma non solo.

Queste le parole di Sacchi ad Amazon Prime.

Sul Milan dei suoi tempi: “Per me una vittoria senza merito non era una vittoria. Era un bel Milan, che non disconosceva i valori, il merito, la bellezza, le emozioni, lo spettacolo, l’innovazione. Era una squadra nello spirito e nel gioco. È stata una grande esperienza e siamo andati oltre al sogno. Io non guardavo i piedi. Guardavo le persone, la loro volontà, l’entusiasmo, la generosità, la modestia. La loro etica, l’etica del collettivo. Eravamo una squadra. Un giorno un giocatore mi disse: fatichiamo troppo, cosi non mi diverto. E io gli dissi: guarda, noi ci dobbiamo divertire… per quanto riusciamo a distrarre dalle loro problematiche giornaliere quelle 70 mila persone che ci vengono a vedere e quel milione che ci guarda in televisione. Quando noi daremo a loro il massimo dell’impegno e dell’emozioni, questi ti saranno grati e riconoscenti per tutta la vita.“.

Sulla sua idea di calcio: “Per me il calcio sarà sempre più un collettivo di intelligenza. I padri fondatori di questo sport avevano considerato il calcio uno sport di squadra offensivo, che ha perso le sue caratteristiche originarie in Italia, dove abbiamo interpretato il calcio come uno sport individuale e difensivo. Ma quando lasci il comando del gioco agli altri, potrà crescere la fantasia, la motivazione, la sicurezza? Non credo. Ho smesso a 19 anni e mi avevano visto come il signor nessuno. Avevo la presunzione, la speranza, la conoscenza di giocare un calcio di dominio. Ho dato tutto quello che potevo dare e quindi non ho neanche un rammarico.”.

Su Ancelotti: “Un grande, una persona che si fa voler bene, generosa. Io lo volli a tutti i costi e mi sbilanciai. Dissi: Se mi prendete Ancelotti vinciamo in campionato. E così fu. Mi disse Maradona: con lei corre veloce anche Ancelotti“.

Sulla partita contro il Tottenham: ” Spero che Pioli tenga una squadra molto compatta che cerchi di portare via l’idea all’avversario“.

Su Pioli: “È una bravissima persona. Cerca sempre di migliorarsi. Lui era un tattico. Ha vinto un campionato con 10 e lode. C’erano 3-4 società che avevano investito molto di più, aveva dei giocatori semi sconosciuti. Criticati. E hanno vinto giocando bene“.

 

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