Walter Sabatini ha parlato in esclusiva a Cronache di Spogliatoio rilasciando alcuni retroscena relativi alla sua esperienza di Roma. Un’idea forte era stata quella di portare Marcelo Bielsa in giallorosso per rivoluzionare in un certo senso il modo di concepire il calcio italiano. Queste le parole di Sabatini.
Sabatini: “Mi ero messo in testa di portare Bielsa alla Roma, sarebbe stata un’ottima idea. Ci siamo incontrati a Madrid. Mi ha dato appuntamento a un numero civico perché volevamo evitare un posto pubblico. Si è fatto trovare seduto su una panchina proprio accanto al civico che mi aveva dato. Mi sono seduto sulla panchina e lui immediatamente è partito. Non credo di aver mai visto una passione plastica come quella che ho visto in Marcelo. Conosceva quasi tutti i giocatori della Primavera. Aveva con sé la piantina di Trigoria per darmi indicazioni su come voleva disporre i muri dentro e anche su come pitturarli. Pretendeva, anche giustamente, che i muri degli spogliatoi fossero dipinti con i colori della Roma. Aveva bisogno di tempo, di parecchio tempo perché non accetta di allenare una squadra se vede che i giocatori non metabolizzano i suoi metodi e i suoi principi, anche di vita. A Roma ero in mezzo a dieci fuochi incrociati e ammetto di aver avuto paura. Gliel’ho anche detto: “Marcelo, ho paura perché c’è bisogno di troppo tempo”. Sarebbe stata una scelta meravigliosa. Sono veramente rammaricato per non aver colto il momento giusto per prenderlo. Sarebbe stata una grandissima crescita anche per me”.