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Walter Sabatini, direttore sportivo della Roma dal 2011 al 2016 e più recentemente della Salernitana nel corso della scorsa stagione è intervenuto a ‘Note Giallorosse’ in onda sull’emittente radiofonica New Sound Level fm90. Sabatini ha affrontato varie tematiche, a partire da quella relativa al caos sulle plusvalenze: “E’ una cattiva abitudine per sanare i bilanci con qualche trucco. Che la Roma non ha mai adottato, certamente non la mia Roma, che ha fatto sempre plusvalenze reali. Per quanto riguarda i punti dati, tolti, poi rimessi, questo è imbarazzante. Il campionato deve avere le sue certezze, questo lascia tutto in un clima d’incertezza che coinvolge troppe società e francamente questo non depone a favore della regolarità del campionato.
Parlando poi della Roma attuale, Sabatini ha specificato: “E’ una squadra scientifica che sa come e quando colpire l’avversario, che ha vinto e vincerà ancora tante partite. È una squadra che Mourinho sta gestendo veramente in maniera scientifica, non sbaglia una mossa. Guardate la riunione tecnica che la Mourinho ha fatto con la squadra sotto la curva nella partita con il Feyenoord, una magia vera, perché ha caricato l’ambiente, la squadra, l’ha rimandata in campo per i tempi supplementari con una mentalità e una pienezza emotiva di poter affrontare la partita straordinari ed è stato un risultato straordinario. Pellegrini ha fatto il Totti e Dybala….ha fatto il Dybala”.
Sull’argentino ha poi proseguito: “Un giocatore di grandissimo talento come Dybala va protetto e nessuno meglio di Mourinho sa farlo. L’estate scorsa avevo visto Paulo ad una premiazione e gli avevo consigliato: vai alla Roma, senza il minimo dubbio. Quello è il tuo pubblico, quella è la città ideale dove ti realizzerai compiutamente. Come sta facendo”, ha aggiunto l’ex ds giallorosso. “Sinceramente a me non piacciono molto i parametri zero perché a questo tipo di acquisti devi concedere stipendi ‘impagabili’ mentre con le operazioni pagando il cartellino riesci a calmierare gli ingaggi. Certo se i parametri zero sono tutti come Matic vale la pena farli…”.
Ultima riflessione su Sinisa Mihajlovic: “Mi manca tantissimo. E’ stato un grande amico, ci vedevamo spesso con le famiglie. Un uomo generosissimo, leale, la sua morte è stato un dolore forte, una perdita angosciante. Non passa giorno che il mio pensiero non vada a lu. Se mi manca il calcio? Certo, ma anche io manco al calcio devo dire”.
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