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“Quando sono stato in visita al centro sportivo della Juve ho incontrato Ronaldo per caso nello spogliatoio, ho visto la sua muscolatura e sono rimasto colpito, sembrava il busto di un ventiduenne. E l’ho visto anche che provava i gesti della sua esultanza. Ci siamo messi a ridere, gli ho detto ‘ma cosa fai?’ e lui mi ha risposto ‘quando segno il prossimo gol come esulto?‘”. Così Karl-Heinz Rummenigge ha parlato di Cristiano Ronaldo in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. L’ex amministratore delegato del Bayern si è soffermato sulla cessione del portoghese. “Quello che hanno pensato in Italia lo pensavano anche al Real Madrid, quando venne ceduto nel 2018. Pure in Spagna credevano di liberarsi di un peso, soprattutto economico, ma è un giocatore che fa continuamente gol, pur avendo quasi 37 anni. Lo sta dimostrando anche adesso al Manchester United, ne sa qualcosa l’Atalanta. Inoltre ha una cura del fisico incredibile, l’ho potuto constatare con i miei occhi“. Rummenigge dice anche che il Pallone d’Oro lo darebbe a Lewandowski, ma anche a uno dei due “nonni” azzurri Bonucci e Chiellini: “Gli azzurri avevano due nonni in difesa, ma di quei nonni freschi, grandi. Li vedevo e mi chiedevo: ma quanti anni hanno Bonucci e Chiellini? L’età e l’esperienza dei due azzurri valevano molto di più della freschezza dei ragazzi. Loro due erano fenomenali, con qualcun altro hanno vinto praticamente l’Europeo”.
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