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“Sono in terapia da due anni e mezzo, e ora capisco molto meglio anche quello che provavo da calciatore”. Questa la rivelazione di Ronaldo il Fenomeno in un’intervista rilasciata a Marca in occasione della presentazione di “L’ascesa, la caduta e la redenzione di Ronaldo”, il docufilm prodotto da Dazn sulla vita del brasiliano. “I giocatori della mia generazione venivano gettati nella mischia senza alcuna preparazione o tutela, dovevi cavartela senza la possibilità di chiedere aiuto. Nessuno si preoccupava della salute mentale dei giocatori. Oggi sono tutti più preparati, i calciatori vengono assistiti quotidianamente anche tramite il tracciamento dei profili personali. Ai miei tempi in realtà non sapevamo nemmeno che esistesse questo problema. In molti hanno passato periodi terribili di depressione a causa della mancanza di privacy o di libertà: il problema era evidente ma le soluzioni non erano disponibili”, conclude Ronaldo.
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