Il direttore sportivo della Roma, Florent Ghisolfi, ha puntato gli occhi su un top allenatore in vista del futuro: il ds giallorosso è uscito allo scoperto.
La cura Ranieri sembra che stia facendo effetto in casa Roma. Dopo il tracollo, sia in termini di risultati che di prestazione, iniziato con Daniele De Rossi e proseguito con Ivan Juric, la squadra giallorossa pare abbia finalmente incanalato la strada giusta. La formazione capitolina ha ripreso a vincere in campionato, ma anche in Europa. Claudio Ranieri sta facendo di tutto per rimettere in careggiata la sua Roma, ridandogli equilibrio tattico e credibilità. Gli ultimi due risultati sono la dimostrazione che la squadra sta cominciando ad assimilare ciò che chiede l’esperto tecnico.
Dopo il roboante 4-1 inscenato in casa contro il Lecce, la Roma di Claudio Ranieri ha fatto la voce grossa anche in Europa League, mettendo ko il Braga con il punteggio di 3-0. Oltre a recuperare terreno in campionato, la squadra giallorosa sta dando segnali di miglioramento anche in abito europeo, dove ha tutte le carte in regola per giocarsi l’accesso diretto agli ottavi di finale. Mentre Claudio Ranieri continua a lavorare duro su gambe e testa dei suoi giocatori, la dirigenza capitolina ha già dato il via a delle proprie considerazioni in chiave futura. Tra i tanti argomenti, tra le file della Roma si sta discutendo dettagliatamente anche sull’allenatore su cui puntare per le prossime stagioni.
La Roma sogna in grande: Ghisolfi punta un top allenatore
Prima della sfida intera contro il Braga, il direttore sportivo della Roma, Florent Ghisolfi, ha voluto fare un po’ il punto della situazione sulle strategia del club in vista del futuro: “Stiamo lavorando su due cose: il mercato di gennaio per migliorare la squadra e sul prossimo allenatore. Vogliamo anticipare e trovare una grande coerenza. Mercato invernale e scelta del prossimo allenatore sono legati, al più presto sarà il migliore. Più italiano o straniero? Non lo so se sarà italiano o straniero, ma l’identità è importante”.
C’è da sottolineare un aspetto molto interessante che riguarda proprio quella che sarà la figura del nuovo allenatore. Nella vicenda, avrà un significativo potere decisionale lo stesso Claudio Ranieri, che al termine della stagione passerà dalla panchina alla scrivania giallorossa. Una volta calato il sipario su questa stagione, l’esperto tecnico vestirà i panni del dirigente. Nel caso in cui si decidesse di puntare su un profilo italiano, i capitolini andrebbero spediti su un nome, uno dei migliori allenatori in circolazione, almeno stando ai trofei in bacheca. Secondo quanto riportato da ‘Sky Sport’, in casa Roma sarebbe venuta fuori una clamorosa suggestione, chiamata Carlo Ancelotti.
Il ds giallorosso, Florent Ghisolfi, starebbe pensando al tecnico del Real Madrid per rilanciare prepotentemente le ambizioni della Roma per il futuro. L’allenatore dei blancos, quindi, potrebbe decidere di lasciare la società di Florentino Perez a fine stagione per sposare il progetto giallorosso, una squadra che Carlo Ancelotti ha sempre dichiarato di voler allenare. D’altronde, il suo legame con la piazza è rimasto ancora intatto. L’allenatore di Reggiolo è ricordato ancora con grande affetto dai tifosi per la sua parentesi da calciatore giallorosso negli anni 80, in cui ha vestito anche la fascia da capitano.
Non solo Ancelotti: altri due nomi nel mirino della Roma
Dunque dopo José Mourinho, a Roma potrebbe arrivare un altro grande allenatore, una figura internazionale ma che sopratutto ama la piazza giallorosa. Tuttavia, c’è da evidenziare che l’ultima avventura del tecnico Reggiolo in Serie A non è andata affatto bene, conclusasi con un esonero sulla panchina del Napoli di Aurelio De Laurentiis.
Al di là dell’infatuazione per Carlo Ancelotti, il club giallorosso starebbe discutendo anche di altri profili. Tra i diversi nomi, ci sarebbero anche quelli di Massimiliano Allegri, ancora alla ricerca di una squadra da guidare dopo separazione con la Juventus, e Vincenzo Montella, attuale commissario tecnico della nazionale turca. Per l’ex aeroplanino si tratterebbe di un ritorno alle origini, non solo per la sua carriera da calciatore, ma anche perché ha mosso i primi passi da allenatore proprio alla Roma, guidando prima le giovanili e poi la prima squadra.