Rocco Commisso ha creato e di conseguenza usato degli account Twitter anonimi per attaccare i vertici del calcio statunitense. Come riferisce Front Office Sports, è quanto emerso da un processo che, in realtà, era stato istituito in seguito alla causa dello stesso patron della Fiorentina, che all’epoca dei fatti presiedeva la North American Soccer League, contro la rivale MLS e contro la Federcalcio degli Usa. La causa intentata dall’italoamericano, nel corso del lungo dibattimento, ha fatto emergere che Commisso fin dal 2017 ha attivato un account Twitter chiamato “Global Soccer Fan” con cui ha attaccato la Major League Soccer e la US Soccer Federation.
I tweet di questo account, @fan_global, hanno paragonato il commissioner della MLS, Don Garber, e il presidente della federcalcio americana, Sunil Gulati, al produttore di Hollywood Harvey Weinstein, pluricondannato per violenza sessuale nei confronti di attrici, e al deceduto truffatore dello Schema Ponzi, Bernie Madoff. Il reale autore dei tweet sarebbe rimasto segreto per sempre, se solo Commisso non avesse finanziato per anni questa causa contro la MLS e la USSF. Il processo, infatti, ha rivelato che Commisso e “Global Soccer Fan” sono la stessa persona. E’ stato il CEO di Mediacom a inviare quei tweet, in sostanza.
I TWEET CON GLI ACCOUNT FITTIZI DI COMMISSO
Lunedì si è tenuta la nona udienza del processo in cui la NASL chiede 170 milioni di dollari di danni a MLS e USSF. Il consulente esterno della MLS, Brad Ruskin, chiamato a testimoniare ha a quel punto letto in aula i tweet più clamorosi di Global Soccer Fan ed è stato provato che c’era lo stesso Commisso dietro questi messaggi. “L’USSF è stata violentata dall’Harvey Weinstein del calcio statunitense: Garber, che con i proprietari della MLS e Gulati, ha progettato una truffa tipo Madoff su tutto il calcio americano”, il più eclatante di questi.
Commisso ha ammesso di aver scritto un tweet il 22 dicembre 2017 su una dirigente di nome Kathy Carter: “Alla SUM, ha gestito un’impresa corrotta per il capo Donnie Garber, l’Harvey Weinstein della US Soccer che ha violentato la USSF per quindici anni per i proprietari della MLS”.
Commisso ha confermato di aver aperto l’account anonimo per non interferire con le proprie società, che sarebbero state danneggiate qualora avesse twittato in prima persona i suoi pensieri. Successivamente ha anche ammesso di aver creato un secondo account Twitter anonimo con il nome di “Virgil Kane”.“Lalas sa di camminare su un filo sottile con Rocco – ha scritto Commisso dal suo account anonimo nel maggio 2018 – Non può offendere i suoi padroni alla MLS/USSF. Garber ha l’ultima parola sulla possibilità di trasmettere le partite della MLS. Ma non può nemmeno offendere Rocco, dato che la sua compagnia di TV via cavo Mediacom ha pagato alla FOX centinaia di milioni di dollari nel corso degli anni. Stai attento Lalas”. Virgil Kane ha poi twittato: “La MLS è come una prostituta. Ottieni solo se paghi”.
COMMISSO AMMETTE TUTTO IN AULA
Commisso ha ammesso in aula di aver scritto i tweet con account fittizi: “Non sto bene con me stesos, perché quello non sono io. Ho chiuso quell’account Twitter. Non ho fatto tweet per cinque o sei anni e sono felice di aver chiuso tutto sui social media”. Il giudice del caso, Hector Gonzalez, gli ha poi detto che per oggi sarebbe finita lì e Commisso, provato a causa di una ferita provocata da una caduta accidentale, ha tirato un sospiro di sollievo: “Posso andare a casa adesso. Oh mio Dio. Grazie giuria. Grazie, giudice”.