“Disprezzata e brutalmente umiliata“. Questa una delle motivazioni della sentenza di condanna con cui la Corte d’Appello di Milano, nel dicemebre 2020, ha confermato la condanna nei confronti dell’ex calciatore del Milan Robinho a 9 anni di reclusione per violenza sessuale ai danni di una ragazza (fatto avvenuto nel 2013). Le motivazioni della sentenza, depositate negli ultimi giorni, sottolineano la violenza del comportamento del calciatore, oggi svincolato. “La sentenza mostra il reato particolarmente odioso e violento di cui si è macchiato l’ex calciatore del Milan, per cui crediamo sia arrivato il momento perché sia fatta giustizia – ha dichiarato il presidente del Codacons, Marco Donzelli – Robinho non ha mai scontato un solo giorno di prigione per lo spregevole reato che ha commesso sul territorio italiano; è il momento per mostrare rispetto verso la giustizia italiana e verso la vittima di violenza. Chiediamo che il governo italiano si faccia sentire, per tramite del Ministero della Giustizia e chieda formalmente l’estradizione, affinché l’ex calciatore milanista sconti la sua pena in un carcere italiano“, si legge nel comunicato dell’associazione.
Robinho, il Codacons dopo le motivazioni della condanna: “Sia estradato in Italia”
Robinho - Foto di Marcello Casal Jr/ABr - CC-BY-3.0-BR