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Negli anni del Milan e di Milano Robinho ha commesso il reato di violenza sessuale in un locale della metropoli lombarda. Assodata la condanna, ora il concetto fondamentale è quello di capire dove l’ex giocatore sconterà la pena di 9 anni di reclusione. Fino a poco tempo fa era quasi palese che il luogo fosse l’Italia, ma stando alle ultime notizie le carte in tavola potrebbero cambiare.
Infatti, il governo brasiliano Lula si sarebbe interessato al caso. Per questo, il tribunale superiore di giustizia brasiliano (Stj, equivalente alla Cassazione) ha concesso 15 giorni ai legali di Robinho per prendere posizione su una richiesta dell’Italia di scontare in Brasile una pena per abuso sessuale. Il giudice del Stj, Francisco Falcão, ha concesso agli avvocati un termine di 15 giorni dal 21 marzo per pronunciarsi sulla proposta italiana. La costituzione brasiliana sul caso sarebbe chiaro: essa vieta, infatti, l’estradizione di un connazionale condannato all’estero, ma non gli vieta di scontare la pena, anche se questo è abbastanza raro. Intanto il ministro della Giustizia, Flavio Dino, ha espresso la disponibilità del governo affinché si analizzi il caso Robinho.
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