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L’ex leggenda del Real Madrid e della nazionale del Brasile Roberto Carlos ha parlato in un’intervista al canale Instagram della Fifa della sua stagione vissuta all’Inter nel 1995/1996, quando per un incredibile abbagio di Roy Hogdson fu ceduto perché incompatibile con le visioni calcistiche del manager inglese: “All’Inter alla fine mi hanno messo a giocare anche come attaccante. Il grosso problema è che nelle prime sette partite ho segnato sette gol, quindi mi hanno spostato in una posizione più avanzata e così ho sofferto molto. Ho parlato con il presidente per dirgli che non potevo giocare in quella posizione, perché poi ci sarebbe stata la Coppa America e per essere convocato dovevo fare l’esterno. La cosa divertente è che quel giorno ci fu un incontro con Lorenzo Sanz e in dieci minuti ho rotto con l’Inter e firmato per il Real Madrid”.
L’attuale consulente del South Melbourne parla anche della famigerata punizione in Francia-Brasile nella Confederation Cup 1997: “La palla pesava poco e mi ha reso un po’ più semplice quel tipo di esecuzione”. E su Neymar, attuale stella della Selecao: “E’ un genio. Sta bene, è felice, rispettoso e segna, rimanendo umile al Paris Saint Germain. In futuro, ai Mondiali, potrebbe diventare il miglior giocatore del mondo”.
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