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A Radio Marte nel corso della trasmissione Si gonfia la rete di Raffaele Auriemma è intervenuta l’onorevole Sandra Zampa, sottosegretario al ministero della salute. “Riapertura stadi, ipotesi stroncata sul nascere da Spadafora? Si, se lo dice il Ministro dello Sport. Questa decisione è frutto del lavoro fatto con esperti e scienziati. Avrà avuto le sue ragioni, non sceglie per conto suo. C’era il rischio che le persone non riuscissero a mantenere le misure di sicurezza necessarie. “Ubi maior, Minor cessat”, lui è il Ministro dello Sport, e questa decisione è stata valutata con degli esperti. Il rischio è ancora molto grande, ma per la riapertura i tempi però non saranno troppo lunghi. Ora c’è poco tempo prima della chiusura del campionato e bisognava organizzare ingressi, uscite e tutto il resto in tempi troppo brevi”.
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“Parole del ministro spagnolo? Noi per fortuna non abbiamo un’emergenza. In Spagna, precisamente in Catalogna, hanno avuto oltre 200 casi. Noi abbiamo numeri più ridotti, tuttavia il virus continua a circolare. Meno circola, più diventa debole. Ieri un grande scienziato mi spiegava che se il virus circola meno, la persona contagiata ha una carica virale più debole. Le persone positive in giro sono molto di meno rispetto a 2 mesi fa, soprattutto al nord. Noi abbiamo la speranza che arrivi il vaccino il prima possibile. Il nostro Paese è tra le prime squadre in gara per la ricerca di una cura. Se in autunno potrebbe esserci una seconda ondata? Spero vivamente che non sarà così. A me non pare che nel quadro attuale della scienza ci sia qualcuno in grado di sapere cosa succederà in futuro. Chi dà certezze non dice cose vere o cose che in realtà non sa. Io penso che non ci sarà la stessa emergenza vista a marzo. Ora sappiamo come affrontare il virus, bisogna che le persone siano prudenti ma che non per questo abbiano paura”.
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