Giovanni Branchini, procuratore del tecnico Massimiliano Allegri, ha rilasciato un’intervista a Relevo, toccando vari temi tra cui la trattativa per portare l’allenatore livornese al Real Madrid: “Era tutto fatto. Avevamo trovato l’accordo e, una volta firmato, Allegri sarebbe stato il nuovo allenatore dei Blancos. Alla fine, però, Max disse di no con la morte nel cuore per ragioni legate alla famiglia e alla sua situazione personale. Non ha firmato per un club che gli offriva di più, ha semplicemente scelto di restare in Italia“.
Branchini ha poi aggiunto: “Ammetto che per me è stato molto difficile spiegarlo ad un grande club come il Real Madrid, è stata una sofferenza. Ma il nostro lavoro prevede anche farci carico di questa da parte perché noi rappresentiamo le persone. Il Real Madrid era un sogno per Allegri e sarebbe stata un’enorme soddisfazione personale anche per me, ma ci sono scelte che vanno rispettate“. L’agente ha infine parlato del suo rapporto con Ancelotti: “E’ un grande amico di una vita. Ricordo che all’epoca lo portai al Bayern Monaco. Il suo ritorno al Real Madrid però non ha nulla a che fare con me. Il rapporto tra Carlo e il club è talmente diretto che non sono intervenuto“.