Un giovane centrocampista di origini senegalesi dell’Asd Lokomotiv Riccia, società che milita nel girone B della Prima Categoria, ieri è stato vittima di razzismo nel corso della gara contro i padroni di casa del Sant’Angelo Limosano. La squadra di casa, in segno di vicinanza ha deciso di abbandonare il campo: “Episodi del genere non devono mai accadere, non bisogna giustificare e tantomeno minimizzare. La società e tutti i calciatori condannano, senza scusante alcuna, ogni forma di razzismo. Abbracciamo calorosamente il nostro tesserato sperando che episodi del genere non si verifichino più“. Mercoledì prossimo il giudice sportivo si pronuncerà sull’accaduto sulla base del riferimento dell’arbitro.
A condannare l’accaduto anche il sindaco e l’amministrazione comunale di Riccia: “Solidarietà all’ASD Lokomotiv Riccia per il gravissimo episodio di razzismo accaduto. Durante la partita un tesserato della Lokomotiv Riccia è stato vittima di insulti e frasi razziste ingiustificabili ed inaccettabili da parte di qualche giocatore avversario. Non possiamo che stigmatizzare ciò che è successo. Nè il razzismo, né ogni forma di discriminazione possono trovare spazio in una manifestazione sportiva. Bene ha fatto l’ASD Lokomotiv Riccia ad interrompere la partita come segno di condanna contro ogni forma di razzismo. Lo sport è sinonimo di solidarietà, condivisione, spirito di squadra, non certo di cattiveria e intolleranza. I gesti odiosi di pochi non possono inficiare quel patrimonio inestimabile di valori e crescita personale che fa parte dello sport, di chi lo pratica, di chi lo segue e di chi lo ama davvero. Sono gli stessi valori che contraddistinguono il nostro paese che fa dell’accoglienza e della solidarietà il suo baluardo e che con forza prende le distanze da atteggiamenti e comportamenti di questo genere“.