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“Sto già lavorando con il presidente della Figc, Gabriele Gravina, all’introduzione di nuove tecnologie che possano aiutarci anche facendo pressione, legittima, sulle società affinché le applichino: Gravina ha avuto un’ottima idea sulla quale ci siamo confrontati, anche insieme ai suoi tecnici, la settimana scorsa in un incontro che abbiamo tenuto riservato proprio perché stiamo arrivando alla conclusione di un’intesa su queste nuove misure e vogliamo però comunicarle, come è mio solito, quando siamo sicuri che abbiamo la possibilità di presentare una misura applicabile”. Queste le parole del ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, a margine dell’evento “Un calcio al razzismo” organizzato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, a Roma. “Credo davvero che, nel giro di molto poco, avremo nuove misure tecnologiche estremamente avanzate – ha proseguito il ministro – e mai ancora utilizzate nel nostro paese e soprattutto faremo un’azione per quello che posso fare, non posso costringere le società e gli stadi, però sicuramente posso utilizzare tutta la forza che ho come ministro dello sport per invitare in maniera molto forte tutte le società poi ad utilizzare queste tecnologie e a metterle a disposizione delle forze di Polizia”.
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“Su razzismo e antisemitismo negli stadi la percezione che si deve avere è che non si può più tollerare un clima in cui sembravano delle cose quasi possibili e scontate o che fossero di colore o di folclore: non si può più fare questo”, continua il ministro dello sport, che poi rilancia e va all’attacco: “Su questi temi non può esserci più alcun tipo di giustificazione per nessuno – ha aggiunto Spadafora – È anche un fatto culturale e, come ministro delle politiche giovanili, faremo delle campagne di coinvolgimento e partecipazione per i ragazzi”. Il ministro pone l’accento sul convegno odierno: “La comunità ebraica italiana ha fatto benissimo a organizzare questo incontro, perché da quando mi sono insediato l’ho detto subito, dobbiamo mettere in atto strumenti molto concreti, non solo quando ci sono i cori e occasioni gravi. In ogni forza politica, a partire dalla mia, deve esserci un atteggiamento di rispetto nei confronti della lotta all’antisemitismo”.
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