Torna l’incubo del calcioscommesse. Flusso anomale di giocate sull’ammonizione, poi effettivamente arrivata nella sfida disputatasi all’Olimpico
Un nuovo quanto vecchio scandalo rischia di sconvolgere un’altra volta il calcio italiano e la Serie A. Rischio maxi squalifica di 4 anni per illecito sportivo, già informati i pubblici ministeri.
Serie A, ancora il calcioscommesse: nel mirino Okoye dell’Udinese
Ci risiamo con il calcioscommesse. A differenza dei precedenti casi, è stata la Procura della FIGC a segnalare il nome di un calciatore del massimo campionato italiano a quella della Repubblica. In questo caso di Udine, perché il professionista che sarebbe coinvolto è Maduka Okoye, portiere dell’Udinese.
Il fascicolo lo ha aperto il procuratore federale Chinè dopo la gara tra Lazio e Udinese dell’11 marzo 2024. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli segnalò un flusso anomalo di giocate sull’amonizione di Okoye nel match disputatosi allo stadio Olimpico di Roma.
Dopo essere stati informati da Chinè, i pm friulani hanno subito avviato un’indagine sull’estremo difensore nigeriano nato in Germania. Questo perché, evidentemente, contro di lui ci sono degli elementi molto concreti.
Okoye e l’ammonizione in Lazio-Udinese del 2024. Caso differente da Tonali e Fagioli, rischia 4 anni di squalifica
Il procuratore della FIGC ha già chiesto gli atti alla Procura della Repubblica di Udine. Probabile un deferimento del classe ’99, che nel secondo tempo di Lazio-Udinese del marzo 2024 – match vinto 2-1 dall’allora squadra allenata da Cioffi – prese effettivamente un cartellino giallo (per perdita di tempo).
Okoye potrebbe patteggiare allo scopo di ottenere una squalifica ridotta. Nessuna attinenza coi recenti casi di Fagioli e Tonali, che avevano si puntato ma non sulla propria squadra. Il rossonero giocò solo una volta, come fu accertato, sul Milan vincente. Senza patteggiamento, il portiere bianconero sarebbe invece obbligato a presentarsi dinanzi al Tribunale federale. Il rischio è una condanna di quattro anni per illecito sportivo.
Calcioscommesse, cosa dice l’articolo 30 del Codice di Giustizia Sportiva e le parole del legale di Okoye
L’articolo 30 del Codice di Giustizia Sportiva dice che “i soggetti di cui all’art. 2 riconosciuti responsabili di illecito sportivo, sono puniti con la sanzione non inferiore alla inibizione o alla squalifica per un periodo minimo di quattro anni e con l’ammenda in misura non inferiore ad euro 50.0oo euro”.
Al ‘Tg La7’ ha parlato l’avvocato di Okoye, Maurizio Conti: “Il ragazzo è sereno e ribadisce che è assolutamente estraneo alle accuse. In quella partita perso tempo affinché la sua squadra ne traesse vantaggio, come fanno quasi tutti i portieri in una situazione come quella che si era creata. Le immagini sono evidenti e non ci vediamo altro. L’Udinese si sente estranea e ci aspettiamo un esito positivo per noi, okoye è certo che non verrà trovato nulla. Non ci sono altri giocatori coinvolti“.