
Coppa del Mondo per club FIFA - Foto Sam Navarro / IPA SIPA Usa
Prima edizione. Primo caso limite. La Coppa del Mondo per club FIFA, in programma negli Stati Uniti dal 14 giugno al 13 luglio 2025 con la partecipazione di 32 squadre, debutterà con una squadra esclusa e una ripescata. La prima è il Club Leon, inserita inizialmente nel gruppo con Chelsea, Esperance Tunisi e Flamengo ma esclusa per non aver rispettato i criteri sulle multiproprietà (collegata in questo caso con l’altra società qualificata, il Pachuca). La seconda va ancora ufficializzata, ma c’è un regolamento che lascia pochi margini di interpretazione. L’articolo 10.4 recita: “Se la Commissione disciplinare della FIFA decide che due o più club non soddisfano i criteri definiti nel paragrafo 1 di cui sopra, la segreteria generale della FIFA deciderà quale club può essere ammesso alla Competizione e come un club non ammesso debba essere sostituito in conformità ai seguenti principi, tenendo conto, in particolare, della rispettiva classifica del/dei club interessato/i e della quota applicabile per confederazione e/o associazione membro a cui il/i club interessato/i è/sono affiliato/i”. Insomma, se un club è escluso, il primo criterio è legato al ranking della confederazione, in questo caso della Concacaf che da regolamento ha iscritto le vincitrici della Champions Cup dal 2021 al 2024, cioè Monterrey, Seattle Sounders, Club Leon e Pachuca. Senza il Club Leon, il ranking promuoverebbe l’América, terza della graduatoria e prima tra le squadre non vincitrici della coppa.
C’è un però. E fa la differenza. L’articolo 10.4 tra i principi cita la “quota applicabile per confederazione”. L’articolo 11.5 prevede che “verrà applicato un tetto massimo di due club per nazione alla lista di accesso, con l’eccezione nel caso in cui più di due club dello stesso paese vincano la competizione per club più importante della confederazione nel periodo di quattro anni”. Un paese può avere tre paesi solamente se questi alzano al cielo la coppa continentale. Era il caso del Messico con Monterrey, Club Leon e Pachuca. Ma il regolamento sembra escludere la possibilità che il ripescaggio premi una terza squadra messicana (cioè l’América) grazie al ranking.

SORRIDE L’ALAJUELENSE
La classifica non aiuta. Scorrendo la graduatoria, al quarto posto c’è il Philadelphia Union, ma anche gli Stati Uniti hanno già due squadre qualificate: i Seattle Sounders, vincitrice della Concacaf Champions Cup 2022, e l’Inter Miami, invitata in qualità di club ospitante. Stesso discorso per Cruz Azul (Messico, 5°) e Columbus Crew (USA, 6°). Già qualificati il Pachuca (7°) e i Seattle Sounders (9°). Niente da fare per il Tigres (Messico, 8°), i Los Angeles (USA, 10°), i Pumas (Messico, 11°), i New York City (USA, 12°), i New England (USA, 13°) e gli Atlanta United (USA, 14°). Per trovare una squadra non messicana o statunitense nel ranking bisogna scendere fino alla quindicesima posizione, dove l’Alajuelense, club del Costa Rica, precede di un punto gli haitiani del Violette (13 punti a 12). Fondata nel 1919, la società conta 30 Campionati costaricani e 2 Champions Cup. Tra i giocatori più noti del recente passato c’è l’ex Roma Iago Falque, ingaggiato nell’estate del 2024 ma fresco di addio. “Il club che verrà ammesso come sostituto verrà annunciato a tempo debito”, ha affermato la FIFA in una nota. Tutto lascia pensare che il ricchissimo premio di partecipazione sia diretto verso il Costa Rica.
