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Il futuro di Kylian Mbappé è ancora da scrivere, anche perché il fuoriclasse del Paris Saint Germain, appena passato sotto la guida tecnica di Luis Enrique, fa di tutto per alimentare dubbi e suggestioni. “Motivi per credere che sia la mia ultima stagione in Ligue 1? È molto semplice, sono uno competitivo, quando gioco è per vincere – ha detto il capitano della Nazionale transalpina dopo aver ricevuto il premio per il miglior giocatore francese della stagione 2022/2023, assegnato da ‘L’Equipe’ e ‘France Football‘ – E non importa con chi gioco o la maglia che indosso, dove o l’anno. Non mi accontento mai di vincere: vado in vacanza, faccio un reset, recupero energie e torno con quella fame che tutti conoscono. Sono sempre insoddisfatto, quindi non sono mai impressionato da quello che faccio. È già una prima chiave per capire me stesso, perché tutto quello che faccio, mi dico che posso farlo ancora e meglio. Per questo non voglio stare in una squadra solo per partecipare: ecco perché a volte la gente pensa che io sia arrogante. E nemmeno io ho paura del fallimento, fa parte della carriera di un calciatore. Ma ho la profonda convinzione di essere nato per vincere e voglio dimostrarlo a tutti. Non so cosa manchi al Psg per vincere la Champions League, non è una domanda per me, bisogna parlare con le persone che costruiscono e organizzano la squadra. Io cerco solo di fare il mio lavoro nel miglior modo possibile. sono stato il miglior capocannoniere per il quinto anno consecutivo in Ligue 1″.
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