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L’annuncio che mette in apprensione non solo i sostenitori del Manchester United, dove il danese ex Inter gioca dall’estate 2022
Eriksen escluso dalla partita per un nuovo problema al cuore. L’annuncio agita i tifosi del Manchester United, come tutti gli appassionati di questo sport quasi quattro anni dopo il malore del danese a Euro 2020.
Eriksen non convocato per Tottenham-Manchester United
Il trequartista non è stato convocato da Amorim per il match di Premier in casa della sua ex squadra, il Tottenham, nella quale ha militato prima del trasferimento all’Inter nel gennaio 2020 per circa 27 milioni di euro commissioni incluse.
Amorim: “Problema nella frequenza cardiaca”
Il tecnico portoghese ha motivato così la rinuncia al classe ’92 nella sfida con gli ‘Spurs’, che per la cronaca lo United ha perso 1-0: “Chris ha un problema cardiaco e dobbiamo stare attenti. Non è un problema direttamente cardiaco, ma della frequenza cardiaca, che deve essere monitorata a causa della febbre”.

Dal 2021 gioca con il defibrillatore
Non resta che aspettare nuovi aggiornamenti sulle condizioni di Eriksen, al quale nel 2021 è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo per tenere sotto controllo, appunto, la sua frequenza cardiaca.
Costretto a lasciare l’Italia

In Italia è vietato giocare con il defibrillatore, così nel 2021 fu costretto a lasciare l’Inter (con la quale aveva appena vinto lo Scudetto) e la Serie A. Dopo lo stop forzato, fece ritorno in Inghilterra dove non vi è alcun divieto, così ha potuto dar seguito alla sua carriera calcistica. Che, però, non è stata più la stessa.
In scadenza con lo United
Dopo sei mesi al Brentford, il 33enne di Middelfart è tornato in una big, lo United appunto, non riuscendo però a ripetere le prestazioni di un tempo. Ha pagato un po’ anche lui il caos che regna all’interno del club e dello spogliatoio dei ‘Red Devils’, attualmente 15esimi in classifica. Quest’anno ha disputato 21 partite, realizzando 4 gol e altrettanti assist.
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Il suo contratto in scadenza a giugno quasi sicuramente non verrà rinnovato, anche se ora la cosa più importante è soltanto una: la sua salute.
Bove come Eriksen
Come Eriksen, anche il nostro Edoardo Bove sarà obbligato a lasciare la Serie A dopo il malore in Fiorentina-Inter e l’impianto di un defibrillatore sottocutaneo.

“Sono grato di essere vivo e della vicinanza delle persone, senza il calcio mi sento vuoto. Devo ancora realizzare cosa mi è successo”, ha detto sul palco del Festival di Sanremo. La carriera del centrocampista romano proseguirà all’estero.