“C’è la consapevolezza di aver raggiunto un primato. Mentre i record sono fatti per essere battuti, i primati sono fatti per essere ricordati. Siamo tutti consapevoli di aver scritto una pagina del nostro sport preferito. Queste emozioni sono amplificate dalle sensazioni percepite ieri allo stadio, dentro il campo e in tribuna. Ci ha inorgoglito un po’ tutti. Una svolta? Penso di sì, ripetersi è sempre difficile ma ho sentito nei discorsi dei giocatori un tono diverso, ho visto nei loro occhi qualcosa di nuovo. Ci siamo tolti un peso”. Intervistato da LaPresse, il presidente della Federcalcio di San Marino, Marco Tura, ha commentato con orgoglio la storica vittoria della nazionale del Titano contro il Liechtenstein in Nations League, la prima dopo 20 anni, prima in gare ufficiali e seconda in assoluto: “Cosa si prova ad aver perso ‘l’esclusività’ di eterni perdenti? E’ bello aver cambiato il corso della storia ma dobbiamo restare con i piedi per terra. Siamo una realtà di 30 mila anime ma non dobbiamo smettere di sognare attraverso un lavoro serio e intenso. I sacrifici che fanno questi ragazzi sono tanti, c’è la possibilità di non essere più degli eternii perdenti. Non vuol dire che vinceremo il camponato del mondo, ma se qualche volta le Nazionali vengono qui da noi senza pensare di fare la ‘partitella’ fa piacere. Sono cambiate le cose. La Nations league ci dà una grande opportunità, giocare con squadre più o meno al nostro livello e ci pernette di provare a fare cose importanti. Vent’anni di attesa per vincere sono stati vissuti male, penso ai tifosi che però hanno mantenuto sempre questa fede. Questa è una vittroia da tre punti e ha un significato piu intenso. Se si sta tanto senza vincere poi ti viene voglia di provare a farlo e di continuare. Spero che ci siano altre vittorie nelle prossime sfide”.