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Gianluca Vialli è stato omaggiato con il premio Il Bello del Calcio 2019, riconoscimento internazionale della Gazzetta dello Sport in ricordo di Giacinto Facchetti istituito nel 2006, anno della scomparsa del leggendario difensore azzurro. L’ex attaccante di Sampdoria e Juventus è stato scelto per questo premio in quanto “campione in campo e fuori, ha dimostrato di avere una innata voglia di combattere. L’umanità e il coraggio che ha dimostrato nella battaglia che sta combattendo contro una malattia subdola ha lasciato il segno”. Durante il discorso di ringraziamento Vialli ha voluto ringraziare tutti e rassicurare i tifosi sul suo stato di salute: “Voglio dire che tutto procede bene, sto bene. Io ce la sto mettendo tutta, dal punto di vista fisico e psicologico. Mi sto preparando meglio rispetto a quando giocavo, la brutta notizia è che dovrete sopportarmi ancora parecchio”. Poi il discorso si sposta a tematiche di calcio attuale e quando gli viene chiesto della tecnologia in campo risponde curiosamente: “”La VAR mi avrebbe messo nei casini in passato… Siamo cresciuti con ‘il fine giustifica i mezzi’, procurarsi un rigore, con un bluff, era anche accettato. Crescendo impari però che i valori in campo sono altri”.