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Il giorno che aspettavano tutti è finalmente arrivato: il 2 maggio del 2016 il Leicester si laurea campione d’Inghilterra per la prima volta nella sua storia. E’ stato il pareggio per 2-2 a Stamford Bridge tra Chelsea e Tottenham, a regalare il titolo alle Foxes con due turni d’anticipo della fine del campionato. I riflettori erano tutti puntati sul match di stasera tra gli Spurs, costretti a vincere per alimentare la flebile fiammella di speranza di raggiungere il Leicester capolista, e i Blues che invece sono ben lontani dai vertici della classifica. Ma oltremanica il concetto di scarso impegno per le poche motivazioni derivanti dalla posizione occupata in classifica, non è mai stato di casa. Ennesima prova ne è stata la doppia rimonta targata Chelsea che ha fatto esplodere di gioia una città intera e non solo.
Dunque, un sogno che diventa realtà. Dopo 132 anni di anonimato, il Leicester riscrive la propria storia inserendo il trofeo più prestigioso d’Inghilterra nella sua bacheca, completando un’impresa eroica che rimarrà per sempre negli annali di questo sport. I bookmakers a inizio stagione quotavano il Leicester campione a fine anno a 5000/1. Una quota molto simile a quella che gli stessi bookmakers hanno stabilito in caso di primo contatto alieno certificato con il nostro pianeta. Forse in realtà non ci sono andati neanche troppo lontani, perché i ragazzi terribili del Leicester si sono trasformati in alieni ed hanno conquistato il mondo a suon di goal e di grandi prestazioni tutto cuore e grinta. Dal capitano Wes Morgan al portiere figlio d’arte Schmeichel, passando per l’MVP stagionale Mahrez per finire con la stella James Vardy, autore di 16 reti in campionato. Ma come sempre, dietro ad un grande gruppo di calciatori, ci dev’essere un allenatore capace di amalgamare la squadra e di saperla guidare con sapienza. Il protagonista assoluto è il romano de Roma, Claudio Ranieri. E’ lui il condottiero di questa “banda di matti”, autodefinizione dello stesso Ranieri, giunto in estate nella società inglese tra lo scetticismo generale derivante dalla deludente esperienza con la nazionale greca. Lui però, ha chiuso le orecchie e insegnato calcio ai suoi calciatori, compiendo un capolavoro dal gusto epico che rende giustizia ad un uomo dal grande spessore tecnico e umano.
Da tifosi e appassionati di calcio, non ci resta che dire grazie a questa mitica squadra che riscaldato i nostri cuori, scrivendo una delle pagine più belle della storia di questo sport.