Negli ultimi anni il derby di Manchester ha rappresentato una delle partite più importanti per il calcio europeo, non solo per fascino e prestigio, ma perché spesso ha rappresentato un vero e proprio scontro diretto tra le principali candidate a conquistare il titolo d’Inghilterra. Il grande Manchester United, club più titolato d’Inghilterra e tra i più importanti a livello mondiale, contro il ricchissimo Manchester City, che grazie a investimenti faraonici e un progetto tecnico di primo livello si è ormai affermato nell’élite del calcio inglese, arrivando a competere ad armi pari con i ben più blasonati “cugini”.
Ma il match che li vedrà affrontarsi nel posticipo domenicale delle 17.00 del 31esimo turno di Premier League ha un sapore del tutto diverso. In un campionato all’insegna degli outsiders, in cui il Leicester sta strabiliando ed il Tottenham non è da meno, le due formazioni di Manchester hanno deluso le aspettative e si dovranno accontentare di una bagarre serrata (che comprende anche Arsenal e West Ham) per la conquista di un posto nell’Europa che conta e per salvare la stagione.
Citizens e Red Devils, nonostante la centenaria rivalità, ora hanno molto in comune. Entrambe le squadre affronteranno le ultime 8 giornate guidate da un allenatore già scaricato e probabilmente con l’impazienza di arrivare all’estate e all’inizio di un nuovo ciclo. Le strade del Manchester City e di Manuel Pellegrini si sono separate idealmente già da febbraio, quando la dirigenza ha ringraziato il tecnico cileno per i suoi 3 anni alla guida dei Citizens, che hanno portato a un titolo d’Inghilterra e 2 coppe di lega, e ha annunciato l’ingaggio di Pep Guardiola dalla stagione 2016/2017.
Quella tra Manchester United e Louis van Gaal, viceversa, è stata una storia d’amore mai sbocciata. Due stagioni in cui l’esuberante allenatore olandese non è riuscito a entrare nel cuore dei tifosi né a incidere a livello di risultati e gioco direttamente sui suoi calciatori, rendendosi per lo più protagonista in polemiche e discussioni fuori dal campo. La rifondazione dei diavoli rossi comincerà da Josè Mourinho, autocandidatosi e successivamente scelto dalla dirigenza per riportare il Manchester United sul tetto d’Europa.
Qualificarsi in Champions League sarebbe il modo di iniziare con il piede giusto la risalita verso i livelli a cui questi club hanno abituato gli amanti del calcio di tutto il mondo, e sicuramente il raggiungimento di questo obiettivo passerà dal match di domenica.