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“Sto bene. Avevo bisogno di staccare da quella vita frenetica. È stato un momento stregato: gli stadi vuoti, una sensazione di solitudine che mi avvolgeva. Era tutto vuoto, tutto rimbombava troppo. Dovevo mettere un muro tra me e quel silenzio. Ora sto molto bene, seguo sempre il calcio, con passione. Ma non ho pensato neanche per un secondo di tornare ad allenare. Basta, fine”. Parla così Cesare Prandelli in un’intervista al Corriere della Sera in cui discute del suo addio alle panchine e del momento in cui ha deciso di dire basta. “Durante un Sampdoria-Fiorentina, a febbraio del 2021. Ha segnato Quagliarella per loro e in quel momento ho provato una spaventosa sensazione di vuoto. Mi è mancato il respiro per dieci secondi. Ho parlato con le persone che sanno gestire queste situazioni di stress e mi hanno consigliato di staccare un po’. Una sensazione di troppo affetto, di troppo amore, di troppa responsabilità mi ha tolto il respiro. Era il segnale”.
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