“Effetti distorsivi” al bilancio societario per rispondere alla necessità della proprietà di “evitare apporti personali” e “osservare i parametri fissati dal c.d. Fair play finanziario”, o comunque “non aggravare i risultati economici di bilancio controllati al fine della verifica del rispetto dei suddetti parametri”. Questo è quanto osservato dai finanzieri del Nucleo Pef di Roma nell’informativa depositata tra gli atti dell’inchiesta romana sulle presunte plusvalenze fittizie della Roma tra il 2017 e il 2020, ovvero prima dell’ultimo cambio di proprietà. A riportarlo è Il Fatto Quotidiano, che spiega come siano operazioni che, secondo un’ispezione della Covisoc, avrebbero permessi di mitigare il “costante disequilibrio economico consolidato tra ricavi e costi”, che affliggeva in quel periodo i conti del club. Risultano essere sei gli indagati dai pm per il reato di false comunicazioni sociali: tra questi l’ex presidente James Pallotta e l’ex amministratore delegato Guido Fienga.