Eduardo Chiacchio - Foto Sportface
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“Siamo soddisfatti”. Così l’avvocato esperto in diritto sportivo Eduardo Chiacchio, legale per il Novara, tra i club che sono stati prosciolti oggi dal Tribunale federale nazionale della Figc, è intervenuto in merito alla sentenza del Tribunale federale nel processo sulle plusvalenze. “E’ caduto il teorema accusatorio, ora dobbiamo leggere le motivazioni per capire quali sono state le valutazioni del tribunale. Una sconfitta della Procura? A me questa sentenza non insegna nulla, già avevo affrontato un processo simile con il giocatore Gianluca Mancini oggi alla Roma, e allora si giunse a una sentenza di proscioglimento. Agli altri legali ha insegnato che non è possibile fare delle valutazioni sul valore patrimoniale dei calciatori”
“Paletti sulle valutazioni dei giocatori? Era complicato e lo si sapeva già da prima – aggiunge -. Quando mi fu notificato questo provvedimento ricordavo proprio il caso di Mancini, ora alla Roma, in merito al trasferimento del giocatore dal Perugia all’Atalanta. Fini nel mirino della Procura a seguito della denuncia della Fiorentina sul valore del calciatore. Il club viola invocava un importo superiore. Quello fu un precedente rilevante. E ho pensato cosa ci poteva essere di diverso rispetto a quella situazione. La procura si appellò alla sentenza di primo grado. Ma in quella sede sia il tribunale che la corte stabilirono che non era possibile conferire un valore patrimoniale ad un calciatore sulla base di un freddo calcolo matematico o un algoritmo”.
“La Procura in quest’ultima vicenda avrà svolto le sue indagini e ha ritenuto di procedere convinta di avere delle argomentazioni molto serie. Magari si appellerà a questa sentenza. Affidarsi a transfertmark? La procura non si è affidata a transfertmarkt, ha adottato dei parametri più bassi rispetto a quelli del sito. Evidentemente non hanno soddisfatto il tribunale. L’errore della Procura? Siamo al primo grado. Vediamo se si appella e se le motivazioni sono convincenti”, conclude Chiacchio.
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