L’Atalanta supera 1-0 l’Inter in finale playoff Primavera 1 al Tardini di Parma, e si aggiudica il titolo dopo 21 anni dall’ultima volta al termine di una sfida molto intensa e densa di emozioni. I bergamaschi vincono meritatamente, avendo la meglio di un’Inter combattiva e mai doma, che ha pagato l’unica disattenzione difensiva della sua partita, punita da un contropiede atalantino fulmineo nel finale di gara.
Il primo tempo si apre con ritmi blandi, in quanto le due squadre tentano di studiarsi e aspettano il momento più adeguato per colpire: l’Atalanta si affida alle intuizioni estrose di Kulusevski ed alla velocità degli esterni d’attacco, mentre l’Inter prova a far male alla retroguardia avversaria con le iniziative personali di Schirò e Pompetti, molto attivi nelle prime battute del match. La sfida stenta ad accendersi ed entrambe le compagini si affidano alle azioni personali di Kulusevski e Salcedo, i quali con personalità cercano di creare gli spazi giusti per trovare la via del gol, ma le difese si mostrano attente e diligenti. A 7 minuti dall’intervallo, Salcedo si accentra dalla sinistra e libera un insidioso destro a giro sul quale è ottimo Ndiaye in tuffo. L’Atalanta risponde allo scadere della prima frazione con Heidenreich che colpisce di testa all’altezza del dischetto dell’area di rigore avversaria su suggerimento di Kulusevski, ma Dekic compie un autentico miracolo per far sì che il difensore ceco non vada in rete. Il primo parziale si conclude dunque a reti inviolate, con alcuni spunti interessanti di entrambe le formazioni, sia a livello difensivo che offensivo.
Il secondo tempo inizia con un’asfissiante pressione in proiezione offensiva dell’Atalanta, che spinge con decisione mediante le avanzate laterali di Peli e Brogni e mette in seria difficoltà la retroguardia milanese, che comunque riesce a sventare le individualità atalantine. L’Inter prova a reagire con alcune manovre corali che si concludono più volte con conclusioni insidiose dei suoi effettivi offensivi, ma i difensori atalantini concedono poche occasioni da gol concrete. A 20 minuti dal termine, Madonna inserisce Esposito al posto di Salcedo, che appena 5 minuti dal suo ingresso colpisce immediatamente un clamoroso palo con un destro al volo da posizione ravvicinata sugli sviluppi di un calcio d’angolo: prima vera grande occasione della seconda frazione. La svolta del match si delinea a 6 minuti dal termine, in quanto Kulusevski inventa un filtrante delizioso per Colley, il quale converge dalla sinistra e fulmina Dekic con un destro a giro imprendibile per l’1-0 che sblocca l’incontro. La sfida scivola repentinamente sino alla sua conclusione senza ulteriori clamorose occasioni e l’Atalanta festeggia dunque un titolo che mancava da 21 anni.